Le prime gare ufficiali si avvicinano inesorabilmente per la Salernitana di Martusciello, ma il tecnico granata si trova a fronteggiare un autentico cantiere aperto, dove si va intensificando il via vai di calciatori. La Bersagliera agostana è più che mai una sorta di Grand Hotel durante i ricambi settimanali di ospiti, laddove chi esce si incrocia con chi entra e, soprattutto, laddove sono in tanti a pensare alla imminente partenza. Il bravo ds Petrachi sta continuando ad attuare in modo diligente il diktat societario imposto da Danilo Iervolino, ovvero piazzare nel migliore modo possibile i tanti giocatori che non rientrano più nei piani della Salernitana. Sembrerebbe essere giunto ai saluti anche il difensore centrale Lovato, con il direttore sportivo che lo avrebbe rifilato al Sassuolo e che ora potrà confrontarsi sugli ultimi casi spinosi alla voce partenze, ovvero Dia, Simy e Lassana Coulibaly. Il nigeriano continua a rifiutare possibili destinazioni estere e neppure vuole sentire parlare di possibile rescissione con buonuscita da parte del club campano, ma per lui l'esperienza granata deve ritenersi terminata vista la ferma volontà della società e dello stesso Petrachi di trovargli volente o nolente una nuova squadra. 

Storia un po' diversa quella di Coulibaly e di Dia, dalla cui cessione la Salernitana vorrebbe ricavare un cospicuo gruzzoletto di denaro fresco. Il maliano e il senegalese, tuttavia, starebbero perseverando nel fare le bizze, puntando un po' i piedi e cercando di indirizzare la cessione nella direzione a loro più gradita. Coulibaly non farebbe mistero di voler tornare a calcare i campi della massima serie, ma le pretendenti Cagliari ed Empoli non parrebbero disposte ad assecondare le richieste del cavalluccio marino, mentre le migliori offerte starebbero giungendo dalla cadetteria, e precisamente dall' ambizioso ed opulento Palermo. Dia, invece, dopo un anno esatto starebbe ancora leggendo il medesimo libro, spingendo per un trasferimento in Premier League inglese ma il sodalizio di via Allende tutto vorrebbe tranne che rivedere il film dello scorso anno, allorquando i club d' oltremanica non si accapigliavano per tesserarlo fino all' offerta ritenuta incongrua dei Wolves sulla sirena del gong del calciomercato. L'ex Villareal e Lassana potrebbero finanche giocare titolari nelle prime di coppa Italia e di campionato e, in particolare, la manifestazione tricolore, a testimonianza dell'anomalia granata, potrebbe finire per rivelarsi una sorta di vetrina per coloro che sono in procinto di salutare Salerno.

 Martusciello, dopo un ritiro surreale, ora si trova a fare i conti con una regnante incertezza quotidiana, tale da poter riservare ogni giorno novità di mercato atte a rivoluzionargli i piani e la rosa dei disponibili. La sfortuna starebbe mettendoci anche del suo, provando l'ex trainer empolese, di due pedine nuove utilizzabili sulle corsie esterne, Dalmonte e Tongya, subito finiti a visitare l' infermiera. Il neo tecnico campano starebbe, di conseguenza, pensando concretamente al cambio modulo, passando dal provato e riprovato 4-2-3-1 ad un 4-3-3 che, contro lo Spezia, potrebbe vedere in attacco schierati Valencia, Dia e il giovane Sfait. Gli spezzini saranno sicuramente molto più collaudati dei granata, ma così dovrebbe essere anche per il Cittadella tra due settimane, benché i patavini non sembrino quest'anno partire con i favori del pronostico per le zone alte della classifica di serie B. Alla voce entrate sarebbero sull'uscio Ghiglione e Velthuis, ma ancora non si intravedono quei colpi importanti in grado potenzialmente di invertire la corrente e provare a dare alla Salernitana quella "parvenza di squadra" invocata da mister Martusciello.

Sezione: News / Data: Lun 05 agosto 2024 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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