Un manipolo di giovani di belle speranze, un gruppo di calciatori che ha contribuito a riportare in B la Salernitana che si allena con la consapevolezza di dover andare via e due ufficialità che riguardano un giovane reduce dall'esperienza con il Fiorenzuola in C e un altro che militava in terza serie francese. Non è certo il modo migliore per dare un segnale alla tifoseria, a quella piazza che meriterebbe un progetto completamente diverso e che invece sta assistendo inesorabilmente a un ridimensionamento.

Non ce ne voglia l'amministratore delegato Maurizio Milan, ma la Salernitana è retrocessa virtualmente a febbraio e non può consegnare all'allenatore un organico così incompleto e con tanta gente incollata al cellulare in attesa di conoscere la nuova destinazione. Oggi bisognerebbe dare al direttore sportivo la possibilità di chiudere almeno un colpo ad effetto, quel segnale che manca nei confronti di quelle dirette concorrenti che, allo stato attuale, sono le squadre destinate a lottare per la salvezza. Non certo il massimo per chi prospettava addirittura l'Europa

La domanda è sempre la stessa: possibile che un presidente così facoltoso, che ha introitato diversi milioni di euro dalle tv e che ha incassato 25 milioni di euro dal paracadute dimezzando il monte ingaggi tra mancate riconferme e contratti scaduti non possa garantire da subito un progetto vincente alla Salernitana? Non converrebbe anche a chi vuol cedere portare la squadra in una categoria che garantirebbe un appeal completamente diverso? 

Ognuno è libero di utilizzare i propri soldi come meglio crede, ci mancherebbe, e nessuno può permettersi di fare i conti in tasca al presidente. Tuttavia nessun si lamenti se al botteghino si presenteranno in pochissimi per sottoscrivere un abbonamento che dovrebbe essere quasi gratis per gli 11mila che, pochi mesi fa, hanno assistito ad un qualcosa di calcisticamente parlando pessimo.

L'auspicio è che Petrachi possa tirare fuori dal cilindro qualcosa di interessante, oltre a un prospetto da seguire senza pregiudizi come Gentile e a qualche altro under che spera di fare fortuna in Italia. Servono i Coda, i Tutino, gli Aramu, il calciatore che accenda la piazza, che sia da traino per chi è in trattativa e che metta entusiasmo a chi potrebbe restare. Altrimenti sarà veramente dura acquisire di nuovo credibilità agli occhi di un pubblico ancora incredulo per il dietrofront di una società partita a mille e che ora pare sia rimasta al timone soltanto per assenza di alternative.

Vogliamo però chiudere con un messaggio che potrebbe essere di buon auspicio.  Anche nel 2021 si partì per il ritiro senza volti nuovi, con il solo ritorno di Casasola e con tanti calciatori fischiati dal pubblico per aver fallito l'obiettivo playoff con Ventura. Sappiamo tutti la truppa di Castori come chiuse la stagione. E' vero, i miracoli non sempre si ripetono. Ma in fondo basterà piazzare 2-3 calciatori altrove per disporre di un tesoretto di spessore. E uno come Petrachi siamo certi che saprà sorprenderci.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 11 luglio 2024 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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