Abbiamo rimarcato più volte in questi mesi quanto il termine sostenibilità equivalga troppo spesso a ridimensionamento. Del resto è sin troppo evidente che la Salernitana targata Iervolino abbia fatto notevoli passi indietro rispetto a quanto prospettato e promesso nel giorno della conferenza stampa di presentazione. Sembra passata una vita da quel gennaio del 2022 durante il quale si scatenò un entusiasmo incredibile a Salerno, quasi come se si avvertisse la sensazione di essere entrati in una nuova dimensione che consentisse di togliersi tanti sassolini dalle scarpe.

Oggi, invece, siamo a cospetto di un enorme punto interrogativo. Perchè, quando mancano una manciata di giorni al raduno in città per le visite mediche, la Salernitana non ha ancora ben chiaro chi sarà al timone del club e Iervolino sta trattando la cessione - pare a rate - del club a un fondo americano che, di recente, ha provato ad acquisire altre società senza mai arrivare all'offerta vincolante. E poi, diciamoci la verità, la parola fondo non fa dormire sonni tranquilli. Chi sono questi investitori? Quali risorse metteranno a disposizione per la programmazione sportiva?

E, soprattutto: possibile che Iervolino, dopo due anni e mezzo, abbia già perso ogni tipo di entusiasmo e voglia di investire? Chiunque sarà a guidare il nuovo corso granata dopo una retrocessione sportivamente parlando imbarazzante, abbia ben chiaro un concetto: bisogna spendere per allestire una rosa forte. Senza scuse di alcun genere, per buona pace di qualche esponente dell'informazione (?) locale che già sta fornendo alibi per avere una notizia in più da propinare ai lettori. Da parte nostra, invece, preferiamo raccontare i fatti anche a costo di essere impopolari.

E i fatti dicono che la stagione non sta partendo sotto i migliori auspici. Perchè è stato dilapidato il vantaggio temporale post retrocessione, perchè c'è una rosa totalmente da ricostruire, perchè si andrà in ritiro con tanti giocatori con la valigia in mano, perchè si sta facendo passare il messaggio che questo monte ingaggi sia insostenibile in B. E, se anche fosse, sarebbe bastato fare mercato a gennaio per provare a salvare la A piuttosto che pensare anzitutto a cedere affidandosi a un Sabatini che, stavolta, non ne ha azzeccata una.

In ottica di un rilancio, riteniamo possa essere interessante trattenere due calciatori: Antonio Candreva e Federico Bonazzoli. Il primo non vuol certo chiudere la carriera con i fischi della Sud e una retrocessione, il secondo non ha mercato per quanto guadagna e potrebbe ritrovare entusiasmo se si sentisse al centro di un progetto. Sarebbe un bel segnale alla piazza, senza dubbio. Viceversa ancora una volta emergerebbe la scarsa volontà di investire. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 giugno 2024 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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