C'è chi vive sul mondo delle nuvole e se la prende, come da copione, con il "giornalaio" di turno che ha la colpa di raccontare i fatti e di fare il proprio mestiere. Gli stessi che davano credito alle teorie del galleggiamento, della multiproprietà come ostacolo per andare in serie A, di Cavani a cena con De Sanctis e Della Valle pronto a stappare lo spumante in un hotel della provincia per celebrare l'acquisto della Salernitana. 

Sosteniamo che costoro, convinti che l'anno scorso ci saremmo salvati a marzo e che dovevamo andare al mare in quanto vedove della miglior società di sempre, non vogliano bene alla Salernitana. Se davvero si pensa che la notizia del gelo tra Iervolino e Petrachi sia stata scritta perchè "rosichiamo" per la bella e meritatissima vittoria della nostra squadra del cuore, allora siamo al delirio. Perchè oggi, per il bene della Bersagliera, riteniamo che non bisogna abbassare la guardia dopo il successo, per quanto emozionante al massimo, ottenuto contro un avversario modesto.

E allora ci poniamo una domanda: quanto ancora dovrà incassare la società per dare carta bianca a un direttore sportivo aziendalista e che, sin qui, ha esaudito tutti i desideri del patron? Giusto per fare due conti, Petrachi ha garantito introiti per 28 milioni di euro in un mese e mezzo: l'ultima cessione, quella di Dia, frutterà 11 milioni di euro più il risparmio dei 4 milioni da corrispondere al Villareal come ultima rata per l'acquisto avvenuto l'estate scorsa.

In più il monte ingaggi è stato più che dimezzato anche grazie alle rescissioni con Gyomber, Candreva e Mikael, senza dimenticare che pure per Lovato è previsto l'obbligo di riscatto se il Sassuolo dovesse tornare in serie A. Se aggiungiamo i 25 milioni di euro del paracadute, l'ultima rata da 3,2 di DAZN a fine giugno, i 4600 abbonamenti venduti e gli 8 milioni da Napoli, Genoa e Atalanta per Mazzocchi, Bohinen e Ederson il quadro è completo.

Basterebbe spendere la metà di quanto incassato per garantire a Martusciello una rosa di valore assoluto. Invece, all'indomani di un successo che potrebbe restituire serenità e con un direttore sportivo che ha virtualmente chiuso un paio di operazioni importanti, sentiamo ancora che "bisogna prima cedere" piuttosto che provare a blindare Danliuc e Bradaric che, in B, sarebbero tanta roba. 

Non ci saranno dimissioni nè passi indietro (non ne abbiamo mai parlato), ma far passare il messaggio che Petrachi sia in questo momento appagato e soddisfatto e in totale sintonia con il patron significherebbe fare cattiva informazione. La Salernitana, pian piano, sta prendendo forma, sono arrivati calciatori interessanti e altri, se in condizione fisica, potrebbero essere determinanti in questa categoria. Ed è bello vedere un gruppo che combatte, vive la città, onora la maglia e chiede l'aiuto del pubblico.

Tuttavia ora deve essere il proprietario (che resta colui che decide tutto a prescindere dalla nomina del nuovo presidente) a decidere cosa voglia fare da grande. Per Bolzano sono stati polverizzati 700 biglietti in due ore, contro il Cittadella c'erano 13mila persone e sono già stati staccati 5000 tagliandi per il big match con la Samp.

Se a tutto ciò abbiniamo la professionalità del mister e il lavoro di Petrachi, possibile che nessuno in società faccia un passo in avanti per rinforzare una rosa ad oggi lacunosa in tutti i reparti? E dove sta scritto che chi l'ha presa a poco in A debba metterci tre anni per vincere di nuovo?

Sezione: Editoriale / Data: Gio 22 agosto 2024 alle 00:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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