"Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi", recitava il famoso Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa a proposito dell'Italia post-unitaria e mai frase sembra più azzeccata nel caso della Salernitana. 

I granata, infatti, sono la squadra che ha cambiato più allenatori, ben tre da inizio anno, e impiegato più calciatori, ben 39, in Serie A senza però abbandonare mai l'ultimo posto in classifica dalla decima giornata. Il tutto senza contare i ben 4 tecnici avvicendatisi sulla panchina granata, da Sousa a Colantuono, passando per Inzaghi e Liverani. Nessuna inversione di tendenza, anzi, un significativo e progressivo peggioramento delle prestazioni.

Una crisi senza fine che ha radici profonde e va bene oltre la semplice cifra tecnica dei giocatori. Mancanza di unione, assenza di motivazioni, presenza intermittente del presidente, tutti segnali di un ambiente depresso avviatosi alla Serie B senza nemmeno lottare. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 25 maggio 2024 alle 08:00
Autore: Valerio Vicinanza
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