Abbiamo parlato in precedenza del grande lavoro svolto da Gianluca Petrachi in un'estate caldissima non solo dal punto di vista climatico.  Poi c'è Martusciello. Anche in questo caso i numeri renderebbero giustificate le voci che parlano di un allenatore in discussione se non dovesse battere il Bari domenica pomeriggio all'Arechi. Però bisogna tener conto di tanti fattori: un ritiro svolto con un gruppo totalmente stravolto e condizionato dalle voci di mercato, qualche infortunio di troppo, episodi arbitrali controversi e prestazioni positive cui non hanno fatto seguito i risultati.

Anche quando ha perso (vedi Spezia, Pisa, SudTirol), la formazione granata non è apparsa inferiore all'avversario e, in 12 giornate, non è stata messa sotto da nessuno. Del resto non si vince per caso contro la Sampdoria o in trasferta al Barbera di Palermo a cospetto di due corazzate allestite a suon di milioni di euro. Il tandem Petrachi-Martusciello ha avuto la capacità di formare un grande gruppo, applaudito dal pubblico perchè suda la maglia al di là di qualche limite tecnico e della classifica che certo ora non fa fare i salti di gioia.

Dopo quanto accaduto l'anno scorso, con uno spogliatoio spaccato e tanti singoli casi da gestire, non è poco. E la presenza anche domenica prossima di oltre 14mila spettatori conferma che la gente riconosce le difficoltà con le quali gli uomini di calcio granata convivono da giugno. In fondo i playoff non sono poi così lontani e questa squadra, spinta da una piazza importante e decisiva, ha tutto per scalare posizioni. E immaginate cosa diventerebbe l'Arechi, in simbiosi con un gruppo così unito, con la Salernitana tra le prime otto.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 06 novembre 2024 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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