Ancora una volta la Salernitana era praticamente sola in campo esterno. In una partita fondamentale per la classifica, infatti, erano assenti sia il presidente Roberto Busso (defilatosi dopo la sfida con il Bari, a quanto pare sorpreso negativamente dal clamore delle sue dichiarazioni e dalle critiche dei tifosi), sia l'amministratore delegato Maurizio Milan sia, ovviamente, il proprietario Danilo Iervolino che ormai non segue la squadra in trasferta dal match di Roma dello scorso mese di aprile.

Il solo Petrachi, dunque, aveva il compito di incoraggiare i calciatori prima della gara, di fungere da spalla per lo staff tecnico e di entrare nello spogliatoio a fine gara per capire i motivi di una involuzione caratteriale e comportamentale prima ancora che tecnica. Non è passata inosservata, invece, la presenza di Giovanni Lombardi, cui nome è stato spesso accostato alla Salernitana in queste settimane. Tutto resta come detto: documenti consultati, piena contezza degli aspetti economici, ma nulla di concreto o definitivo per quanto concerne un ingresso in società come socio al 50%.

Unici a salvarsi in questa giornata nerissima sono i tifosi. In 1100, nonostante tutto, a cantare e sostenere per 95 minuti sovrastando la torcida locale che si è fatta sentire solo a risultato acquisito per cori di scherno e niente di più. Di fatto sembrava di essere all'Arechi. Rifiutate le scuse della squadra, rispedita negli spogliatoi con epiteti poco carini (da "mercenari" a "vergognatevi"). Non è mancato anche un coro contro il proprietario, invitato implicitamente a vendere la società o a rinforzarla con almeno sette calciatori di indiscutibile valore.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 26 dicembre 2024 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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