Che ogni addetto ai lavori sia portato a difendere il proprio operato ci sta e fa parte del gioco, ma disegnare una realtà parallela non aiuta certo la Salernitana a salvarsi. Marco Valentini, in un salotto apparecchiato per pochi giornalisti , risponde alle domande, respinge al mittente le critiche, interpreta in modo del tutto personale la classifica dimenticandosi che è stato preso per salvare la Salernitana e non per far meglio di chi aveva fallito prima di lui ed elogiando un mercato che non ha portato in dote il difensore centrale, il centrocampista di qualità e il bomber che servivano ma solo chi era riserva finanche nella Juve Stabia.

Ha fatto ancora peggio dopo la debacle di Castellammare. Ok prendersela con l’arbitro che è stato per davvero il loro dodicesimo uomo, ma difendere la scelta di chiudere con Guasone in attacco o di riproporre Njoh dopo un mese e mezzo di esclusioni sa tanto di arrampicata sugli specchi. E se l’obiettivo era quello di non criticare pubblicamente i propri tesserati, non ha senso sbandierare ai quattro venti che ci siano stati problemi con Adelaide.

Insomma, anche lui è un flop senza precedenti. Far peggio di alcuni dei suoi predecessori era obiettivamente difficile e, per coerenza, avrebbe dovuto rassegnare lui per primo le dimissioni quando Breda è stato licenziato. Invece, pur escluso dal casting per la nuova guida tecnica, ha accompagnato Marino al campo parlando con la squadra e chiedendole di “dare tutto, ci possiamo salvare e non ci sono più alibi”. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 09 aprile 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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