Nel giorno in cui le parole pronunciate da Dries Mertens finiscono per accendere inevitabilmente i rimpianti del popolo granata, e con essi i soliti, ed oramai venuti a noia, interrogativi sulla trasformazione in negativo del patron Danilo Iervolino, viene ufficializzato l' ingaggio di Nicola Dalmonte, furetto d'attacco con lunga militanza in cadetteria. I tempi sono cambiati rapidamente, al punto da dare l' illusione che siano trascorsi lustri, e l' attualità impone al ds Petrachi di destreggiarsi tra budget risicato, necessità di vendere prima di acquistare e bisogno di tesserare atleti che abbiano voglia e fame e che possano sentire la maglia e riavvicinare un pubblico disilluso e ferito dalla società di via Allende. 

Le buone notizie, sembrerà quasi strano, pur vi sono, però dal ritiro abruzzese del cavalluccio marino e riguarderebbero i giovani visti in campo in queste sedute di allenamento e nelle prime amichevoli stagionali. Elementi volenterosi ed emergenti quali Di Vico, Sfait e Guccione fanno ben sperare, fino al punto da indurre più di qualcuno a desiderarli titolari nella Salernitana che affronterà il prossimo campionato di serie B, ciò attendendo di vedere all'opera il neo acquisto Gentile, di cui si dice bene e di valutare l'ambientamento del francesino Njoh. Con i giovani i primi acquisti di maggiore esperienza sembrerebbero indirizzarsi verso calciatori funzionali al tipo di gioco teorizzato da mister Martusciello e, soprattutto, verso profili che si dovranno caratterizzare per grinta, fame e spirito di sacrificio, in un campionato dove correre e lottare conta finanche più della tecnica e dei piedi buoni fini a se stessi. 

Voglia di riscatto, attaccamento alla maglia e desiderio di scendere in campo in un Arechi pieno che regali emozioni forti la dovranno fare da padrone nella scelta di molte pedine della Salernitana 2024/25. Ma la qualità? Petrachi e Martusciello sanno fin troppo bene che tutto quanto detto, pur importante, non basterà per recitare da protagonisti, essendo all'uopo indispensabile arrivare a portare a Salerno almeno 4 o 5 giocatori di assoluto livello e spessore per la categoria. Per poter, però, conseguire questo obiettivo i granata dovranno cedere ed introitare e farlo più prima che dopo sarà determinante per riuscire nel disegno. Verosimilmente Petrachi avrà già individuato alcuni tasselli pregiati e magari anche strappato loro una qualche promessa verbale e, assicurarsi questi colpi, potrà andare ad impreziosire questa buona base di ragazzini rampanti e di new entry affamate e felici di giocare per la Salernitana, come lo stesso Dalmonte. 

Un dirigente esperto come l'ex direttore sportivo di Torino e Roma sa benissimo che la Bersagliera accusa un cospicuo ritardo alla voce calciomercato, ma anche che storicamente la campagna acquisti e cessioni ogni anno riserva tante opportunità di spessore nelle ultime giornate della sessione, laddove si possono verificare quegli incastri giusti per mettere a segno colpacci che parevano fuori portata. Conterà allora arrivare a questa calda fase finale del mercato con le caselle dell' organico già liberate e con le casse societarie già rimpinguate, strategia che probabilmente ha tracciato già Petrachi, pronto a sfruttare il proprio peso calcistico per aggiungere qualità ed esperienza ad una rosa la cui ossatura sarà, a quel punto, già delineata con elementi in possesso delle doti morali e delle caratteristiche tecnico tattiche giuste per affrontare una stagione lunga e difficile come poche altre.

Sezione: News / Data: Lun 22 luglio 2024 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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