La sabbia all'interno della clessidra continua a cadere e il tempo che ci separa dalla conferenza stampa di Danilo Iervolino decresce, con le varie ipotesi ed illazioni destinate ad assurgere a livello di notizie oppure, In alternativa, ad essere del tutto smentite da un'altra e diversa realtà dei fatti. Di certo al momento c'è una ulteriore conferma del totale depotenziamento del ds De Sanctis, non presente alla riunione avvenuta quest'oggi a Roma tra il patron e il tecnico dei granata Filippo Inzaghi. La posizione del dirigente romano sarebbe oramai assolutamente marginale nell'economia delle attività e dinamiche societarie della Bersagliera.  La situazione è paradossale e degna dei misteri eleusini dell”Atene che fu. Non si comprende, infatti, come mai tardi ad arrivare un esonero per il quale da tempo ci sarebbero tutti i presupposti, di diritto come di fatto. Altrettanto poco comprensibile apparirebbe anche quella che sarebbe stata la decisione del massimo dirigente partenopeo riguardo la posizione dell'attuale allenatore della Salernitana: di concedergli una sorta di fiducia a termine per la più classica delle riconferme senza convinzione ed in attesa di non si sa cosa e quando.

 Il tutto si profilerebbe come l'ennesimo decidere di non decidere, posticipando nel tempo il momento del redde rationem e del conseguente cambiamento. La dead line del duo Inzaghi-De Sanctis, le cui sorti sarebbero legate indipendentemente dalla circostanza che non sia stato il ds a portare a Salerno il mister, si collocherebbe a fine girone di andata, ovvero ai primi di gennaio con il doppio confronto, tra coppa Italia e campionato, con la Juventus di Allegri. Inutile sostenere che la speranza va in senso opposto, ovvero in direzione di una sorpresa quale l'anticipo dell'esonero della coppia in questione nel nome di un possibile cavallo di ritorno, mister Paulo Sousa o mister Davide Nicola.  Il festival del revival granata andrebbe a compiersi del tutto se ad arrivare in Campania a posto dell'ex portiere di Roma e Juventus fosse il decano dei ds Walter Sabatini. In lizza vi sarebbero anche, a dire il vero, l'ex Torino Petrachi e l"altro veterano del ruolo Pier Paolo Marino. La sensazione prevalente al momento che per Superpippo in panchina e il buon Morgan dietro la scrivania la permanenza all'ombra dell'Arechi sia destinata ad essere alquanto breve, in nome di un doveroso e finanche troppo ritardato ribaltone nei quadri tecnici.

 Se tornasse Sousa al capezzale dell' incerottato cavalluccio marino si potrebbe ipotizzare un ruolo più centrale del trainer lusitano sul mercato, ad iniziare dall'imminente sessione di riparazione invernale e con un numero di riconfermati che qui potrebbe rivelarsi maggiore rispetto allo sbarco a Salerno di altre guide tecniche. Con Nicola i cambi potrebbero essere di più e il mister torinese potrebbe anch'esso ottenere carta bianca sul calciomercato per tentare la miracolosa rimonta 2.0 .Sul fronte riconferme, appunto, tutto parrebbe ruotare intorno alla cessione di Boulaye Dia ed alle condizioni economiche che si riuscissero a spuntare con la medesima operazione. L'introito, che, tuttavia, sarà verosimilmente ben lontano dai 30/35 milioni sognati da Iervolino in estate, sarà reinvestito in ottica rinforzi di calciomercato.

Stessa sorte potrebbe essere riservata a Mazzocchi e Pirola, altri due calciatori che non stanno convincendo e che, avendo un certo mercato, consentirebbero un determinato realizzo alla società di via Allende. Il presidente del cavalluccio marino dovrà chiarire se la Salernitana potrà investire sul mercato e fino a quale ammontare, nonché quale sarà la strategia perseguita stavolta. L'ipotesi preponderante sarebbe quella di iniettare esperienza ed innalzare il tasso tecnico della squadra, dando priorità finalmente alla ricostruzione della difesa, dove alla fine potrebbero restare solo Gyomber e Bradaric.

Sezione: News / Data: Mer 13 dicembre 2023 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
vedi letture
Print