Gregucci: "In fondo alla classifica ci sono squadre importanti, la Salernitana rischia grosso"

Dal Pisa del ‘fattore Inzaghi’ al Cosenza del nuovo tandem Tortelli-Belmonte, passando per i playoff, con le loro variabili impazzite, e il ‘campo largo’ della lotta per non retrocedere: ai microfoni di TuttoB.com è intervenuto mister Angelo Gregucci.

Mister, tra Pisa e Spezia chi la spunterà per il secondo posto?

“Il Pisa, perché Pippo Inzaghi è un fattore per il campionato di B: la storia insegna che conduce sempre in porto le sue navi”.

Catanzaro in serie positiva da 9 turni e ora addirittura quarto in classifica. Non era facile, dopo il ciclo vincente di Vivarini, ripetersi a certi livelli.

“Vivarini ha lasciato un grande patrimonio e un professionista valido come Caserta ha saputo ricalcarne le orme. Penso che il Catanzaro si affacci ai playoff con grandi ambizioni. Certo, poi si tratterà di vedere le condizioni in cui le squadre arriveranno nel momento focale. Detto questo, i giallorossi potrebbero essere una variabile impazzita”.

Appunto. Il Palermo, qualora dovesse centrare i playoff, potrebbe sparigliare le carte?

“Assolutamente sì, perché il Palermo ha patrimonio, brand ed è una grande piazza: se arriva ai playoff in buone condizioni, potrebbe anche far saltare il banco”.

La Cremonese è un’incompiuta? Stante l’organico di cui dispone, stupisce vederla staccata di ben 16 punti dal secondo posto.

“Sì, però attenzione perché in chiave playoff ha tutto per far bene. Non dimentichiamo che è una squadra partita coi favori del pronostico”.

Chi traccheggia ai confini della zona playout è la Reggiana: si prospetta un finale di campionato all’insegna della sofferenza per i granata?

“Lì siamo sull’ottovolante perché, scorrendo la classifica, dai 29 punti in giù ci sono squadre importanti (Sampdoria, Salernitana, Frosinone): sarà un finale molto incerto e avvincente… Del resto, l’obiettivo della Reggiana è salvarsi”.

Tra Salernitana e Frosinone chi rischia di più un eventuale clamoroso doppio salto all’indietro?

 “Entrambe rischiano grosso. Oggettivamente, guardando la classifica, c’è da lottare perché – escluso il Cittadella che è un’anomalia del campionato di Serie B – squadre apparentemente abbordabili, per esempio il Sudtirol, hanno una definizione di calcio chiara, sono abituate a disputare campionati col coltello tra i denti e venderanno cara la pelle. A Bolzano poi c’è Castori, un navigatore esperto di acque agitate, che sa il fatto suo”.      

In fondo c’è un Cosenza sull’orlo dell’abisso che ha deciso di affidarsi a un ticket di allenatori promossi dal settore giovanile: scelta ardita, segnale di resa...?

“No, nessuna resa, piuttosto l’extrema ratio per tentare di raddrizzare il campionato. Il Cosenza ha disperatamente bisogno di un filotto, è innegabile”.