Due anni e mezzo in granata e ricordi a grappoli per Alessio Pirri: la promozione sfumata con Colomba, la «sporca dozzina» alla quale fece ricorso Varrella da allenatore-motivatore per entrare nel cervello dei giocatori e salvare la B, poi la promozione in A non goduta nel 98, perché andò via prima che sbocciasse Rossilandia. "Poi va a finire che segna Alessio Pirri", cantavano i tifosi. Il giocatore cremonese che si illuminava ad intermittenza ricorda il coro della curva Sud e la sua memoria è di acciaio, come la lega di ferro e carbonio che era già affare dell'azienda di famiglia e che poi è diventata il suo lavoro, quando ha stoppato i dribbling e i calci di punizione carichi di affetto. Salernitana-Cremonese, che sarà monday night, prende forma nei racconti del giocatore «con il pizzetto», quando associa da doppio ex «i primi passi da ragazzino ed i campionati che mi hanno fatto diventare un uomo».

IL RACCONTO A Cremona - nella sua Cremona - Pirri ha anche debuttato in Serie A nel campionato 1994-1995: "Accadde a Firenze ed era uno squadrone. In avanti avevamo Chiesa, Tentoni, Florijancic. Segnai anche tre gol in quella stagione". A Salerno, invece, era un'altra storia: non più il ballo del debuttante ma una prova di forza e di maturità. E invece nel 1995-1996 "steccammo qualche partita e ci capitò di andare al rischiatutto a Pescara, davanti alla nostra città che si era trasferita in Abruzzo per spingerci verso la Serie A". La Salernitana ondeggiò tra la promozione e il galleggiamento per lunghi minuti, poi il Perugia fece risultato contro il Verona e lo stadio Adriatico divenne teatro di incidenti sugli spalti. L'anno successivo, "avevamo il peso di un quinto posto da cancellare e la responsabilità di vincere a tutti i costi - ricorda Pirri - Ci furono errori di valutazione anche nella costruzione della squadra e ci ritrovammo a lottare per non retrocedere. Dividevo il ruolo con Dell'Anno ma ricordo il grande Phil Masinga che realizzò contro il Castel di Sangro il gol decisivo per scacciare la paura. Ci attaccammo al nostro orgoglio e agli attributi, salvammo la stagione con le unghie. Oggi rivedo un po' questo aspetto nella Cremonese: condannata a vincere, procede a singhiozzo". Prima che il Covid chiudesse gli uffici, le scuole e quindi gli stadi, Pirri ha spesso visto la Cremonese dal vivo ma pare un secolo: "Adesso ci sono solo il televisore e il tablet a tenerci compagnia. La Cremo ha chiuso il campionato cambiando tanto in panchina ed è ripartita con la consueta solidità societaria ma anche gli scricchiolii in campo. Il potenziale offensivo è enorme, però se non arrivano i risultati e l'ambizione della società è disattesa, l'allenatore diventa purtroppo l'anello debole della catena. Bisoli adesso si gioca tanto ed i calciatori lo sanno. Sono anche consapevoli che la presidenza voglia tutto e subito. In Italia, in Serie B, non ci sono molti club che possono permettersi l'innesto e l'ingaggio di Ariedo Braida nel management. Se è accaduto, vuol dire che la Cremonese ha deciso di attrezzarsi definitivamente per il grande salto, che vedo possibile entro un anno, al massimo due". Sarà opposta alla Salernitana che vuole ripartire dopo la sconfitta di Ferrara «e che mi sta piacendo - dice Pirri - per come interpreta la categoria, battagliera e tenace. Solo nell'ultima partita l'ho vista assopita, ma Castori avrà saputo ringalluzzirla".

L'EMERGENZA Nel frattempo tengono banco i protocolli, i contagi, il rischio di dover rinunciare ogni giorno a giocatori in squadra e ad un pezzettino di libertà. "Se serve per contenere tutto, ben venga la prudenza in strada e in famiglia - dice Pirri - anche se da giocatore mette tristezza vedere gli stadi vuoti e constatare che la ripartenza in pubblico sarà sempre più lontana. A marzo si è tutto trasformato in pochi giorni. Le scene viste solo nei film si sono concretizzate sotto casa, a Cremona, tra le sirene delle ambulanze e gli ospedali da campo. Codogno, primo caso in Italia, dista 20 chilometri da Cremona e qui ci si conosce tutti. Ho perso diversi amici, alcuni pure di giovane età".

Sezione: News / Data: Lun 16 novembre 2020 alle 22:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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