Riecco “Mister Promozioni”. La Salernitana dovrà mettere anche i sentimentalismi da parte per non lasciare nulla d’intentato nella corsa salvezza. La gara con il Sudtirol lascerà spazio all’atteso debutto di Pasquale Marino sulla panchina granata, ma anche al ritorno di Fabrizio Castori all’Arechi per la prima volta dopo la storica impresa centrata nel maggio del 2021.

A tre anni e mezzo dall’ultima volta, la gara vinta con il Genoa grazie a una zuccata di uno dei suoi pretoriani Milan Djuric, il trainer marchigiano si siederà nuovamente in panchina, ma da avversario. Inevitabile, nonostante la posta in gioco elevatissima anche per i trentini, che il tecnico ripercorrerà la magica stagione vissuta alla guida di una squadra “brutta, sporca e cattiva”, come la definì all’epoca Marco Mezzaroma. Sicuramente vincente, nonostante i favori dei pronostici orientati da ben altra parte, e la vicenda multiproprietà a far da sfondo a un’impresa da molti ritenuta impossibile.

Se l’inizio della sua seconda avventura sulla panchina granata fu segnata dalle proteste dei tifosi e dai palloni idealmente restituiti a Claudio Lotito a margine di un’amichevole estiva svoltasi proprio all’Arechi, l’addio evoca immagini decisamente più romantiche, ma guai a dirlo a Castori. In perfetta scia con quello di Roberto Breda di poche ore fa, anche l’esonero dell’attuale allenatore del Sudtirol non fu particolarmente gradito ai supporters dell’ippocampo.

Sono passati quasi 1300 giorni da quello scatto che immortalava l’ex allenatore granata al tramonto, telefono in mano, su una panchina di fronte al mare della sua amata Vietri sul Mare, da sempre buen retiro del trainer di Tolentino.

Una Salernitana sfortunata ma viva, che dopo le iniziali difficoltà con il campionato di serie A ritrovato dopo più di 20 anni dall’ultima volta stava iniziando a prendere le misure e conquistare i primi punti del torneo, perse in rimonta al Picco di La Spezia, a pochi giorni dal primo successo stagionale ai danni del Genoa. Il livore mostrato nel comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale per motivare l’esonero lasciò di stucco l’intera piazza, oltre che, con ogni probabilità, il diretto interessato.

“Non è assolutamente tollerabile un atteggiamento remissivo e rinunciatario, in particolar modo nelle occasioni in cui è necessario testimoniare, nei fatti, la propria capacità di determinazione nel perseguire l’obiettivo”, uno dei passaggi più duri da parte del club in quel momento passato nelle mani del trust e guidato dal generale Ugo Marchetti e dal ds Angelo Fabiani. Vicenda, a detta di Castori un po’ romanzata, sulla quale lo stesso allenatore ha più volte preferito glissare, anche in uno dei suoi tanti ritorni in terra costiera.

Tra gli altri anche quello del 7 novembre del 2023, quando presentò la sua autobiografia “La storia di Mister Promozioni”, libro che si apre con gli inizi da allenatore in Seconda Categoria e si chiude proprio con l’impresa alla guida della Salernitana. Ora il ritorno all’Arechi, da tecnico del Sudtirol, che dopo Valente e Zaffaroni ha deciso di puntare su tutta la voglia di rivalsa del tecnico marchigiano, bramoso di riscattare le esperienze non particolarmente fortunate alla guida di Perugia e Ascoli. E almeno per il momento, con una media punti da playyff, i fatti gli stanno dando ancora una volta ragione…

Sezione: News / Data: Gio 10 aprile 2025 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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