Salvate il soldato Sousa. La seconda sconfitta consecutiva della Salernitana contro il Torino non è solo frutto di situazioni negative dal primo gol di Buongiorno. L’applauso alla squadra della curva Sud al fischio finale potrebbe far intendere che in fondo non è tutto da buttare. L’impegno e la volontà c’è stata, senza Dia è normale che si faccia fatica in fase offensiva con le due squadre tra l’altro inizialmente messe a specchio, dove da un lato Zapata ha fatto reparto da solo e dall’altro Botheim è stato davvero imbarazzante: non è una novità. Ochoa questa volta non ha fatto una parata, un miracolo e nemmeno mezzo a differenza di altre volte ed ha incassato l’ottavo gol in quattro partite. Troppi, tanti e la Salernitana è finita giù nei bassifondi a soli due punti. La gestione di Dia fa discutere, sia dalla fine del mercato ad oggi dove sembra apparentemente tutto risolto. Con Sousa che ha voglia di fare, di restare, di continuare a parole, ma i fatti e i numeri dicono esattamente al momento il contrario. Già venerdì c’è un match verità contro il Frosinone, poi l’Empoli, due gare da vincere a tutti i costi altrimenti Paulo Sousa potrebbe davvero essere messo già in discussione dopo un estate caldissima. Tra abboccamenti con il Napoli, mal di pancia, trattative sfumate, mancate convocazioni, fughe misteriose, ritorni all’ovile. Caso chiuso, ma gestione pessima. L’estate è finita da un pezzo, occorre riprendere il cammino se si vuole salvare la Salernitana è il soldato Sousa. Dopo gli applausi ci vogliono i fatti.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 20 settembre 2023 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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