La morte di Papa Francesco ha colpito nel profondo tutti quanti noi. Credenti o non credenti è palese che  una persona del genere sia entrata nel cuore di milioni e milioni di persone che, in questo bimestre così complicato per il Santo Padre, hanno seguito con passione e speranza un percorso che, purtroppo, non ha portato all'auspicata guarigione. 

Non mi va di entrare nel merito della decisione di sospendere i campionati per qualche giorno: ha ragione chi era in viaggio per seguire la squadra del cuore e perderà tanti soldi, ma ha ragione anche chi non se la sentiva di portare avanti lo spettacolo con il cuore carico di dolore e con l'Italia devastata emotivamente da una perdita così importante ed autorevole. Si potrebbe discutere dei mancati stop per situazioni altrettanto drammatiche, del fatto che tutte le altre attività siano rimaste regolarmente aperte, ma fare polemica o scadere nella retorica quando c'è un grande uomo da onorare sarebbe fuori luogo.

Non è fuori luogo, però, fare una riflessione che riguarda la Salernitana che, a nostro avviso, esce teoricamente penalizzata dalla decisione assunta oggi ovvero lo slittamento della trentaquattresima giornata al 13 maggio. Vanno a farsi benedire tutti i conti che avevamo fatto in queste settimane: a Genova non sarà possibile che entrambe giochino per il pari, all'Arechi il Cosenza sarà tutt'altro che spacciato e lo Spezia sarà ancora in corsa per la promozione diretta. Senza dimenticare che i granata disputeranno le ultime due partite in campo esterno, con due trasferte al Nord in pochissimi giorni.

Se aggiungiamo che le dirette concorrenti chiuderanno con chi, il 13 maggio, potrebbe essere già ai playoff mentre oggi sarebbe stata una battaglia sportiva, possiamo renderci conto che lo slittamento acuisca le legittime preoccupazioni della tifoseria, chiamata ora a trasformare questo senso di impotenza e di rabbia sportiva in voglia di sostenere la squadra. Al momento la prevendita per Salernitana-Cosenza è fiacca, con appena 3200 biglietti staccati: chi ama la squadra non può esimersi dall'essere presente, troppo importante fare bottino pieno nelle due restanti gare casalinghe per arrivare, chissà, a Marassi già fuori dalla zona retrocessione.

Certo, a Cittadella giocheranno due titolarissimi che oggi sarebbero stati squalificati e recupererà Diaw. E difficilmente ci sarà un esodo come quello di oggi, con mille persone al Tombolato. E occhio alla questione diffidati, visto che un giallo peserebbe tantissimo per Ferrari e Lochoshvili chiamati ora ad annullare ogni tipo di calcolo o ragionamento. Ma, per quanto incassato e per le promesse fatte, la verità è che la Salernitana non doveva proprio trovarsi così in basso. E dunque è giusto che la salvezza si conquisti sul campo a suon di vittorie, a prescindere da questo caos del tutto imprevedibile.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 22 aprile 2025 alle 00:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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