Un'ora di gioco ad altissimo livello, giocatore di categoria superiore. Eppure Jeff Reine-Adelaide non è ancora al massimo della condizione atletica. L'Arechi gli tributa il giusto riconoscimento, stading ovation al momento della sostituzione al minuto 59, tutti in piedi per un calciatore che con la Serie B centra poco, magari lo avesse avuto la Salernitana lo scorso anno in massima serie.

Ha tecnica, visione di gioco (illuminante l'assist per Ghiglione che poi colpisce la traversa), fisico, palla al piede è difficile da fermare ma anche dribbling. Centrocampista a tutto tondo, capace di dare una mano alla difesa ed essere pericoloso in fase offensiva. Con Soriano e Verde parla la stessa lingua ed è su di loro tre, coadiuvati da un altrettanto straordinario Amatucci, che la Salernitana deve costruire il proprio futuro.

Ha inoltre anche esperienza e personalità, un vero leader che però va tutelato. Muscoli di cristallo per un talento che avrebbe potuto avere una carriera diversa (cresciuto nell'Arsenal, ha giocato nel Lione ad alti livelli, con presenze in Champions League) se non fosse stato per una serie di infortuni che lo hanno colpito negli anni passati.

E anche in questa sua prima parte di esperienza in maglia granata. Il primo infortunio pochi giorni dopo il suo arrivo, poi un altro durante il match con il Catanzaro, Reine-Adelaide va tutelato. Ha due anni di contratto con i granata, un patrimonio di proprietà che deve essere gestito, per evitargli eventuali nuovi problemi e fargli trovare la miglior forma possibile. Perchè con lui in campo la Salernitana ha tutto un altro aspetto. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 02 dicembre 2024 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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