La tifoseria della Unione Sportiva Salernitana 1919 sostiene in modo organizzato la propria squadra a partire dal 1977. Attualmente i gruppi ultras attivi e più numerosi nella "Curva Sud Siberiano" dello Stadio Arechi sono: Nuova Guardia, Nucleo Storico, Centro Storico, Ultras Movement Salerno, Prigionieri di una Fede, Rebel Skull, Teddy Boys, Igus, Vecchi Ultras, Salerno Che Passione, Soci Granata (anello inferiore), Frangia Kaotica, Viking Guerrieri, Old Clan, Q8 Granata, Giffoni Granata, Mariconda (anello superiore).È dal 1977 che la Salernitana viene attivamente sostenuta dai propri tifosi, perché è a partire da quell'anno che gruppi di ragazzi che si ritrovano nel Bar Nettuno e nel Bar Reale decidono di mobilitare il pubblico con cori da stadio e striscioni per incitare in modo compatto la squadra. Nasce così il gruppo Panthers '77, il primo nucleo ultras di Salerno, che nel 1982 si fonde con altri gruppi organizzati (Ultrà, Warriors, Fedayn e Fighters) formando la Granata South Force (GSF).Con la GSF la Curva Sud dello stadio Vestuti vive uno dei suoi momenti di massimo splendore, una componente ritenuta determinante grazie al carisma di un leader assoluto come Ciccio Rocco, compagno d’avventura del compianto e straordinario Carmine Rinaldi.

È in questi anni che si concretizzano i gemellaggi con Bari e Reggina. Alla penultima giornata di Serie C1 girone B 1989-90 nella trasferta di Brindisi che consente alla Salernitana il ritorno in B dopo 23 anni di assenza, lo stadio è quasi interamente granata. Nel 1990, con la promozione in B e il passaggio dal Vestuti allo stadio Arechi, il tifo granata si arricchisce di tanti altri gruppi organizzati. Il club granata Giuseppe Plaitano si ingigantisce divenendo Ultras Plaitano, secondo gruppo guida della Sud, accanto alla GSF. Nel 1990 nasce anche la Nuova Guardia (NG), gruppo del quartiere Pastena. Altri gruppi importanti sono i Viking Guerrieri-Pazzoni al seguito e il disciolto East Side. La East Side è il primo gruppo granata a realizzare materiale molto curato e il primo a portare bandiere a due aste, diventando soprattutto nell'anno della promozione in A (1998) uno dei movimenti ultras più rispettati nel panorama italiano. L'anno della A è ricordato non soltanto per le belle prestazioni contro le grandi del campionato, ma anche perché arrivano pesanti diffide sui gruppi ultras salernitani, e soprattutto perché il treno che riportava a casa i tifosi granata da Piacenza per l'ultima di campionato è fatale per quattro ragazzi bruciati dalle fiamme nel vagone n. 5.

Qui avviene la svolta della curva, profondamente segnata dal lutto: molti ragazzi abbandonano i gruppi, e molti di questi gruppi si sciolgono. Ad oggi il giornale IlSole24ore considera quella della Salernitana come la nona tifoseria in Italia per numero di tifosi e presenze allo stadio, immediatamente dopo le "grandissime. Negli anni recenti si ricordano altri club: "Amici della Salernitana", "Generazione Donato Vestuti", "Malatia Granata" e "Orgoglio Salernitano", presieduto per lungo tempo da Giovanni Pagliarulo, padre del noto cantante Rocco Hunt.

Sezione: News / Data: Lun 11 maggio 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print