È arrivata finalmente la sosta che porta al Mondiale. Questo è un mondiale che tanti non volevano e non vogliono a 3 giorni dall’inizio della rassegna iridata, per vari motivi. Più di tutti, il non aver rispettato i diritti umani degli operai, durante la costruzione degli stadi, essendone morti tantissimi. Ma soprattutto il non rispettare, in generale, i diritti umani. Infatti molti tifosi vorrebbero boicottarlo questo Mondiale. Addirittura anche la FIFA, precisamente chi allora diede il Mondiale al Qatar, ossia l’ex presidente Blatter, ammise che fu un grande errore assegnarlo ad essa. “La scelta di fare i mondiali in Qatar è stata un errore, è un Paese troppo piccolo per ospitare il torneo. Sarebbe stato molto meglio accettare la candidatura degli Stati Uniti”, così dichiarò il colonnello Blatter in un’intervista recente al quotidiano svizzero Tages Anzeiger. Però c’è ben altro sotto. Ossia che Mohammed Bin Hammam, all’epoca presidente della confederazione calcistica asiatica (carica che dura per ben 9 anni. Dal 2002 al 2011), corrompe, soprattutto quelli delle federazioni africane, per ottenere voti. In questo periodo, Bin Hammam era anche in corsa con Blatter, per la presidenza della FIFA. Ma poi, dopo che la FIFA assegna il Mondiale 2022 al Qatar, per non creare scandali, si ritira dalla corsa, lasciando solo Blatter. Parlando di comprare persone, per far finta che questo Mondiale, interessi realmente a qualcuno, han pagato anche gente a caso per fingersi tifosi. Insomma, un Mondiale che vorremmo tutti finisse presto, anche perché è una competizione insolita anche per la data di svolgimento stessa, essendo che il Mondiale si è sempre svolto in estate, ed essendo che sarà l’ultima volta in cui si giocherà a 32 squadre, perché dal 2026 (Mondiale che si svolgerà in 3 nazioni: Stati Uniti, Messico e Canada), il torneo verrà esteso a 48 squadre
Competizione iridata che scatterà il 20 novembre, e si concluderà il 18 dicembre. Questa non vedrà impegnata, ancora una volta, per la seconda edizione consecutiva, l’Italia, ma invece vedrà impegnati anche 3 giocatori della Salernitana. Dia rappresenterà il Senegal (sarà la prima nazione di cui si parlerà in questo articolo), Piatek rappresenterà la Polonia, e Bronn rappresenterà la Tunisia (queste ultime due nazioni saranno presenti nell’articolo di sabato).
Il Senegal sarà alla sua terza partecipazione al Mondiale. La prima è stata nel Mondiale 2002, svoltosi in Giappone e Corea Del Sud, dove raggiunse i quarti di finale della competizione, eguagliando così il miglior risultato di sempre per una squadra africana, che fino a quel momento, era stato raggiunto solo dal Camerun, che raggiunse i quarti di finali nel 1990 (edizione che ospitava l’Italia), dove affrontò l’Inghilterra. Ma i camerunensi vennero sconfitti per 2-3, dopo i tempi supplementari. Successivamente, questo record, fu eguagliato anche dal Ghana, che li raggiunse nel 2010. Poi furono fermati dall’Uruguay, dopo la lotteria dei rigori.
In quella rassegna iridata, il Senegal era capitato, in un girone, per lui di ferro, con Danimarca, Uruguay, e soprattutto Francia. Quest’ultimi erano i campioni in carica della competizione iridata, avendola vinta, 4 anni prima, nel 1998, a casa loro, battendo in finale il Brasile; ed erano anche i campioni d’Europa in carica, avendo vinto, 2 anni prima, nel 2000, l’Europeo, battendo in finale, l’Italia. Il Senegal riuscì a qualificarsi per la fase successiva. Concluse secondo il proprio girone vincendo una partita e pareggiandone 2. Vittoria arrivata proprio contro la Francia. La nazionale africana riuscì a battere per 0-1, i transalpini, grazie al gol di Bouba Diop, capocannoniere della competizione per il Senegal, con 3 reti. Agli ottavi incontrò la Svezia, che concluse prima nel suo girone, ossia il girone F, a pari punti con l’Inghilterra. E battè anche gli svedesi per 1-2, dopo i tempi supplementari, grazie alla doppietta di Camara, che rispose al gol scandinavo di Larsson. Poi, come detto prima, si fermò ai quarti di finale, per mano della Turchia, che agli ottavi aveva battuto i padroni di casa del Giappone per 0-1 (gol di Davala), e che successivamente si era fermata alle semifinali, perché battuti dal Brasile, poi vincitori del Mondiale 2002. I turchi conclusero terzi la competizione, avendo battuto, nella finale 3°-4° posto, la Corea del Sud. Partita Senegal – Turchia, anch’essa conclusasi dopo i tempi supplementari, e con il risultato di 0-1, decisa da Mansiz.
Nel 2018, invece, il Senegal si fermò alla fase a gironi. Venne sorteggiato nel girone H, con Colombia, Giappone e Polonia. Concluse terzo il proprio girone, a pari punti con il Giappone secondo, ossia 4 (1 vittoria (contro la Polonia alla prima), 1 pareggio (contro i nipponici alla seconda) ed 1 sconfitta (contro la Colombia alla terza ed ultima giornata)), ma con una differenza reti peggiore, rispetto a quella dei nipponici. Per il Senegal, nell’edizione 2018, andarono a segno 3 giocatori, Niang - ex conoscenza del campionato italiano, avendo vestito le maglie di Milan (2012-2017), Genoa (2015) e Torino (2017-18) - Manè e Waguè, tutti con una rete all’attivo.
Il Senegal, in quest’edizione, è stato sorteggiato nel Girone A, con Qatar, Ecuador ed Olanda. Aprirà il suo mondiale lunedì 21 dicembre, alle ore 17 italiane, contro l’Olanda. L’Olanda è la favorita del girone A. Sarà l’11esima volta che i Paesi Bassi prenderanno parte alla fase finale della competizione iridata. L’ultima volta è stata nel 2014, dove arrivò terza, avendo battuto, nella finale 3° - 4° posto, il Brasile, per 0-3, grazie alle reti di Van Persie (capocannoniere per gli Orange della competizione con 4 gol), Blind e Wijnaldum. Finale 3°-4° posto che ha giocato, dopo che è stata battuta dall’Argentina, in semifinale, dopo la lotteria dei rigori. L’allenatore, in quell’occasione, era Louis Van Gaal, attuale selezionatore degli Orange.
L’Olanda non ha mai vinto la competizione in tutta la sua storia, ma è arrivata in finale per 3 volte, nel 1974 (vinta dalla Germania Ovest), nel 1978 (vinta dall’Argentina) e nel 2010 (vinta dalla Spagna). Vorrà provare a sfatare questo tabù, avendo anche la squadra per farlo, essendo essa un misto tra giocatori giovani, e giocatori di esperienza. La forza della rosa degli Orange è soprattutto la difesa ed il centrocampo, ma anche il reparto offensivo non è da sottovalutare. Ecco la rosa:
Portieri: Justin Bijlow (Feyenoord), Remko Pasveer (Ajax), Andries Noppert (Heerenveen).
Difensori: Nathan Aké (Manchester City), Virgil van Dijk (Liverpool), Matthijs de Ligt (Bayern Monaco), Jurrien Timber (Ajax), Stefan de Vrij (Inter), Daley Blind (Ajax), Denzel Dumfries (Inter), Tyrell Malacia (Manchester United), Jeremie Frimpong (Leverkusen).
Centrocampisti: Steven Berghuis (Ajax), Frenkie de Jong (Barcellona), Teun Koopmeiners (Atalanta), Davy Klaassen (Ajax), Marten de Roon (Atalanta), Xavi Simons (Psv Eindhoven – talentino da tenere d’occhio perché la vetrina Mondiale potrebbe per lui, essere un ulteriore palcoscenico per mettersi in mostra, essendo che finora il ragazzo ex Barcellona e PSG ha fatto uno spettacolare inizio di stagione. Il ragazzo classe 2003 ha giocato 22 partite tra campionato e competizioni varie, realizzando 10 gol e 4 assist. Ancora nessuna presenza per lui nella nazionale maggiore), Kenneth Taylor (Ajax).
Attaccanti: Steven Bergwijn (Ajax), Memphis Depay (Barcellona), Cody Gakpo (Psv), Vincent Janssen (Anversa), Luuk de Jong (Psv), Wout Weghorst (Besiktas), Noa Lang (Bruges).
Nella seconda giornata, il Senegal affronterà i padroni di casa del Qatar, venerdì 25 novembre alle ore 14 italiane. Il Qatar, finora, non aveva mai partecipato alla fase finale di un mondiale. In un girone difficile da superare, però sicuramente vorranno onorare la loro presenza, soprattutto perché sono paese ospitante.
E’ una rosa a tutti sconosciuta, allenata dal CT spagnolo, Felix Sanchez Bas. Ben tredici giocatori di questa rosa, giocano già insieme nella stessa squadra di club, ossia l'Al-Sadd. Questa è la squadra più vincente in patria. Fino a poco tempo fa, sulla panchina dell’Al-Sadd, sedeva Xavi.
Ecco la rosa:
Portieri: Saad Al Sheeb (Al Sadd), Meshaal Barsham (Al Sadd), Yousuf Hassan (Al Gharafa);
Difensori: Khoukhi Boualem (Al Sadd), Pedro Miguel (Al Sadd), Tarek Salman (Al Sadd), Abdelkarim Hassan (Al Sadd), Musaab Khidir (Al Sadd), Bassam Al Rawi (Al Duhail);
Centrocampisti: Ali Asad (Al Sadd), Mohammed Waad (Al Sadd), Salem Al Hajri (Al Sadd), Mustafa Tariq Meshaal (Al Sadd), Karim Boudiaf (Al Duhail), Homam Al Amin (Al Gharafa), Assim Madibo (Al Duhail), Abdulaziz Hatim (Al Rayyan), Jassim Jaber (Al Arabi);
Attaccanti: Akram Afif (Al Sadd), Hassan Al Haydos (Al Sadd), Ismaeel Mohammad (Al Duhail), Almoez Ali (Al Duhail), Mohammed Muntari (Al Duhail), Ahmed Alaaeldin (Al Gharafa), Naif Al-Hadhrami (Al Rayyan), Khalid Muneer Mazeed (Al Wakrah).
E poi l’ultima sfida del girone per il Senegal, sarà il 29 novembre, alle ore 16 italiane, contro l’Ecuador. Ecuador che sarà alla sua 4° presenza in un mondiale. La prima è stata nel 2002, la seconda nel 2006, la terza nel 2014. Nel 2006 ha raggiunto gli ottavi di finale della competizione iridata, passando il Girone A, da seconda, buttando fuori Polonia (terza), e Costa Rica (quarta), dietro alla Germania, prima a punteggio pieno. Agli ottavi, l’Ecuador venne eliminato dall’Inghilterra. La squadra del CT Gustavo Alfaro, è una squadra molto pericolosa da incontrare e se la giocherà con il Senegal, per il passaggio del turno.
Ecco la rosa:
Portieri: Alexander Dominguez (Deportes Tolima), Hernand Galindez (Universidad Catolica), Moises Ramirez (Independiente del Valle).
Difensori: William Pacho (Anversa), Angelo Preciado (Genk), Felix Torres (Santos Laguna), Robert Arboleda (San Paolo), Piero Hincapie (Bayer Leverkusen), Xavier Arreaga (Seattle Sounders FC), Jackson Porozo (Troyes), Pervis Estupinan (Brighton), Diego Palacios (Los Angeles FC).
Centrocampisti: Carlos Gruezo (Augusta), Jhegson Mendez (Los Angeles FC), Moises Caicedo (Brighton), Jose Cifuentes (Los Angeles FC – una delle stelle della squadra. Il giocatore classe 1999, di ruolo mediano, è stato, quest’anno, uno dei protagonisti della vittoria della MLS dei Los Angeles FC. 33 presenze, 7 gol e 6 assist, per lui in questa stagione in MLS. In nazionale, Cifuentes ha giocato 11 partite, senza realizzare gol o assist. Potrebbe essere uno dei giocatori che potrebbe trovare come vetrina perfetta per mettersi in mostra, il Mondiale), Alan Franco (Atlanta United), Gonzalo Plata (Real Valladolid), Angel Mena (Leon), Romario Ibarra (Pachuca), Jeremy Sarmiento (Brighton), Ayrton Preciado (Santos Laguna).
Attaccanti: Enner Valencia (Fenerbahce), Michael Estrada (Cruz Azul), Djorkaeff Reasco (LDU Quito), Kevin Rodriguez (Imbabura Sporting Club).
È un Senegal che per la rosa che ha potrebbe dire la sua, anche come possibile sorpresa di questo mondiale. Rosa che ha recuperato in extremis, avendo subito un infortunio, uno degli uomini simbolo della squadra, ossia Sadio Manè, che però chissa se giocherà almeno una partita di questo mondiale. A trascinare quindi i campioni della Coppa D’Africa in carica, c’è anche Kalidou Koulibaly. L’ex difensore del Napoli ha vissuto un inizio di stagione con il Chelsea difficile, e quindi il mondiale potrebbe essere un’occasione di rilancio. Parlando di Salernitana, nella rosa dei convocati è presente anche Alfred Gomis, ora al Rennes, ma che ha vestito la maglia della Salernitana dal gennaio al giugno 2017, quando i granata militavano in Serie B. Ecco i convocati del CT Aliou Cissé, al suo secondo mondiale da CT della nazionale senegalese (è dal 2015 in carica). Il CT ha partecipato con la sua nazionale, anche al mondiale 2002, però da calciatore:
Portieri: Edouard Mendy (Chelsea), Alfred Gomis (Rennes), Seny Dieng (Queen's Park Rangers).
Difensori: Kalidou Koulibaly (Chelsea), Pape Abou Cissé (Olympiacos), Abdou Diallo (Lipsia), Fode Ballo-Touré (Milan), Youssouf Sabaly (Betis), Ismail Jakobs (Monaco), Formose Mendy (Amiens).
Centrocampisti: Cheikhou Kouyaté (Nottingham Forest), Pape Matar Sarr (Tottenham), Pape Gueye (Marsiglia), Nampalys Mendy (Leicester), Idrissa Gueye (Everton), Moustapha Name (Pafos), Loum Ndiaye (Reading), Krepin Diatta (Monaco), Pathe Ciss (Rayo Vallecano)
Attaccanti: Sadio Mané (Bayern Monaco), Ismalia Sarr (Watford), Bamba Dieng (Marsiglia), Boulaye Dia (Salernitana), Famara Diedhiou (Alanyaspor), Iliman Ndiaye (Sheffield United), Nicolas Jackson (Villarreal).
Per Dia sarà il primo mondiale che giocherà. È uno dei ragazzi che ha vinto l’ultima Coppa d’Africa, disputatasi nel gennaio – febbraio 2022. In questa competizione, ha giocato 6 partite, di cui 5 giocate partendo titolare, ma non realizzando nessuna rete e nessun assist. La sua prima presenza con la maglia del Senegal, è stata nel 2020, in un amichevole persa dalla sua nazionale contro il Marocco. In totale, ha giocato con la maglia della sua nazionale, 19 partite, segnando 2 gol.
Salerno è la terra che lo sta facendo crescere e lo sta facendo diventare pian piano un re. E’ al centro del progetto, ed ormai è un figlio di Salerno. Il mondiale per Dia, potrebbe essere un’occasione per chiudere al meglio questo 2022 da protagonista. Anno che gli ha regalato,oltre la Coppa D’Africa, ma anche una semifinale di Champions League, giocata con il Villareal, segnando anche un gol.
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