I tifosi granata hanno accettato tutto da questa società. Retrocessione sanguinosa, allenatori non sempre all'altezza e ds e giocatori bocciati senza appello, promesse non mantenute e oggi un mercato che solo la bravura di Petrachi ha saputo far splendere. Sono abituati a rimboccarsi le maniche i salernitani e lo hanno fatto e dimostrato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, in queste prime partite.

Hanno accettato perfino un cambio ai vertici ben sapendo della inutilità della coreografica scelta Si sono aggrappati al ds e al tecnico per riemergere dal fango in cui Iervolino - calcisticamente - li ha affogati, per vedere vincere ancora la Salernitana. Ora rischiano di essere sorpresi ancora una volta da Iervolino che avrebbe accelerato le operazioni di cessione della società al gruppo D’Aloia, beneventano che vive a Londra e su cui giungono notizie contrastanti.

I tifosi alla fine speravano di ripartire tutti insieme e tutti insieme affrontare la traversata nel deserto. Ora si rischia di passare dalla padella brace per la scelta del club di incassare altri soldi (si parla di 18 milioni di euro), dopo la vagonata di euro che gli ha portato Petrachi, tra vendite e risparmi sugli ingaggi. Senza contare tutto il resto. Operazione del tutto legittima, per carità, che trova il solo ostacolo di Fimmanò essendo Milan fuori dal radar presidenziale per i fatti che contano.

Il Presidente non avrebbe gradito che Milan avesse appoggiato il ds nell’operazione Joao Pedro. Se si realizza la cessione (si parla di preliminare a breve e conseguente caparra) cadrebbero definitivamente tutte le promesse. E, con questa situazione in continua evoluzione, vien difficile "fidarsi" e credere che "il proprietario abbia fatto grandi sacrifici economici".

Sezione: News / Data: Mar 03 settembre 2024 alle 18:30 / Fonte: cronache
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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