Lutto in casa granata, una bruttissima notizia che ha squarciato il cuore di chi ha avuto il piacere di conoscerlo e di viverlo in un'epoca meravigliosa per il calcio salernitano. Quella in cui il senso d'appartenenza e l'amore per la maglia venivano prima di ogni cosa e si sosteneva la prima realtà calcistica cittadina a prescindere dal presidente, dal calciomercato, dalla classifica e dalla categoria. In casa e fuori, con passione autentica e sentimenti profondi.

Il merito era anche di chi, quel sentimento, lo incarnava alla perfezione. E proprio per questo fa davvero male la notizia della morte di Claudio Virno Lamberti, storico vice-presidente della Salernitana negli anni della gestione di Peppino Soglia, con il quale ha condiviso la gioia per la storica promozione in serie B del ’90. Con annesso giro di campo in un Vestuti stracolmo che portava in trionfo un tandem che spese tempo e denaro per amore dell'ippocampo convincendo un campione come Agostino Di Bartolomei a chiudere una splendida carriera con la maglia granata.

L’intera città piange la sua scomparsa, avvenuta questa mattina a 79 anni. Uno dei fondatori di Ance Aies Salerno, l’imprenditore è stato anche un pezzo di storia per il club, ricordato con un messaggio di cordoglio sul sito ufficiale. “La proprietà, la dirigenza, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff dell’U.S. Salernitana 1919 partecipano con commozione al dolore che ha colpito la famiglia Virno Lamberti per la scomparsa del caro dott. Claudio, sempre posato e signorile, che fu vicepresidente granata dal 1985 al 1990”.

Esattamente due mesi fa era stato ospite di Telecolore e aveva commosso i presenti e i telespettatori con una serie di racconti e aneddoti da pelle d'oca. Cronaca di un calcio che non c'è più, che ci manca tanto, che sapeva coinvolgere giovani, famiglie, generazioni anagraficamente lontane ma accomunate dalla stessa passione. In modo diretto lanciò un messaggio all'attuale proprietà, battendo proprio sul tema del senso d'appartenenza e dell'orgoglio di un popolo che ha bisogno di figure di riferimento che sappiano gestire il club come merita e non come un'azienda qualunque. 

Sarebbe stato bello se qualcuno della società lo avesse invitato come ospite d'onore ad assistere a una delle partite della Salernitana. Perchè senza passato non c'è futuro e perchè solo con figure del genere si potrà far capire agli attuali rappresentanti della società e a quei tifosi che faticano a riavvicinarsi allo stadio cosa significhi la maglia granata. La storia va sempre preservata e raccontata e sposiamo l'appello affinchè domenica la squadra scenda in campo con il lutto al braccio, spingendo per un minuto di raccoglimento. 

Proviamo ora a immaginarlo lassù, nella curva del Paradiso con tanti elementi di quella magica Salernitana che ha fatto battere il cuore a chi, per motivi d'età, non ha avuto la possibilità di seguirla, ma che la conosce attraverso le varie testimonianze. E siamo certi che lui, Soglia, Ansaloni, Di Bartolomei e Carmando staranno urlando "tutti uniti" per esortare la gente ad amare Salerno e la Salernitana sempre. Fino alla fine. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 10 gennaio 2025 alle 19:00 / Fonte: foto tratta dalla pagina facebook di Telecolore
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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