Parlare con Ivan Radovanovic è sempre un piacere. In tempi non sospetti l'ex centrocampista della Salernitana aveva predetto quanto sarebbe successo nelle stagioni successive, un campanello d'allarme purtroppo rimasto inascoltato. Di recente ha invece spiegato, con rammarico e rabbia, i motivi che lo hanno spinto a lasciare Salerno proprio quando era diventato un leader assoluto all'interno dello spogliatoio. Inevitabilmente, però, la mente vola anche a ricordi piacevolissimi, su tutti quella folle notte del 22 maggio 2022 passata alla storia come una delle più incredibili in assoluto del calcio europeo.

Ecco quanto ha dichiarato in merito alla redazione di TuttoSalernitana: "Non so spiegare cosa fosse successo. Potevamo salvarci addirittura in anticipo dopo una rimonta incredibile, ma il Cagliari pareggiò a Salerno all'ultimo secondo e poi sbagliammo il rigore decisivo ad Empoli. Improvvisamente ci ritrovammo sotto di 4 gol all'Arechi con l'Udinese e loro continuavano ad attaccare e a spingere. Noi in campo non riuscivamo a reagire, eravamo totalmente bloccati e percepivamo la delusione e la disperazione delle 30mila persone che erano al nostro fianco.

Vi posso dire una cosa, però: a 10 minuti dalla fine iniziai ad avvertire una sensazione bella, di serenità e tranquillità. Ero certo che il Cagliari non avrebbe mai segnato a Venezia .E' difficile spiegarvelo a parole, ma davvero non ho mai temuto che potessero arrivare brutte notizie. La gioia fu incontenibile, girò sul web l'immagine di me che prendo un fumogeno sotto la curva.

Era la Salernitana del 7%, quella in cui Di Tacchio, Capezzi, Jaroszynski e tanti altri non giocavano mai, ma piangevano di gioia perchè erano uomini.  Sento ancora il boato dell'Olimpico quando segnai su punizione, vedo ancora i 7000 di Empoli che ci fecero sentire a casa. No, una favola del genere non poteva chiudersi con una retrocessione!".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 21 febbraio 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print