Incartata dal Catanzaro la Salernitana, meno brillante del solito, non è andata al di là dello 0-0. Secondo match consecutivo a reti bianche e quarto match di fila senza vittorie per l’undici di Martusciello che in novanta minuti solo nel finale con Braaf e con un colpo di testa di Maggiore sugli sviluppi di un corner p andata vicino al gol.

Se da un lato il tecnico granata, complice anche la pochezza offensiva dei calabresi, sembra aver dato stabilità alla difesa, grazie anche all’esperienza di Ferrari in difesa, in attacco sembra essersi spenta la luce. La scelta di Caserta di schierare Koutsoupias in marcatura su Amatucci ha prosciugato la fonte del gioco della Salernitana. Il ritmo della manovra granata è stato troppo lento per cercare di superare il muro calabrese e soprattutto sono stati troppo gli errori in fase di costruzione.

L’infortunio dopo ventuno minuti di Reine-Adélaïde, sostituito da Soriano, ha sicuramente complicato i piani iniziali ma sicuramente i granata sono stati molto meno brillanti di quanto fosse lecito attendersi. Un tiro di Braaf dalla distanza è stata l’unica occasione della prima frazione. A inizio ripresa Torregrossa e Tello non hanno modificato l’inerzia della gara.

La Salernitana ha provato ad aggirare la difesa del Catanzaro ma a volte ci sono state anche scelte decisamente cervellotiche, soprattutto in occasione di punizioni o corner. La partita soporifera si è accesa solo nel finale con Braaf lanciato da Maggiore che dopo un primo controllo non eccezionale ha cercato di sorprendere, senza riuscirci, Pigliacelli bravo a salvare in corner. Sul tiro dalla bandierina il colpo di testa di Maggiore con il portiere ex Juve Stabia ancora una volta attentissimo a salvare.

Gli unici due brividi e poi tante occasioni potenziali con tanti cross anche dal fondo senza che nessuno degli attaccanti o dei centrocampisti andasse a riempire l’area di rigore avversaria. Da questo punto di vista, almeno nel finale, sarebbe servito Simy proprio per occupare l’area del Catanzaro o magari per sfruttare i tanti cross. Invece, il nigeriano, che al di là delle tante critiche ricevute negli anni, al momento è quello con la media gol migliore è rimasto in panchina.

Il tecnico avrà fatto le sue valutazioni, sperando in un acuto magari di Torregrossa che, oltre a litigare con gli avversari, ha spesso litigato con il pallone, dimostrando di essere ancora lontano dalla condizione migliore.

Sarebbe servito un episodio ma anche nel finale, troppa confusione e precipitazione hanno condizionato la manovra della Salernitana che al 95’ ha avuto una chance con Verde, altro calciatore che ancora non ha inciso molto, che di sinistro ha calciato sul fondo a chiudere un match brutto, scialbo e che ha regalato l’unica soddisfazione di non subire reti all’Arechi, cosa che non accadeva dal maggio del 2023 contro l’Atalanta in casa.

Sezione: News / Data: Lun 30 settembre 2024 alle 16:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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