C'è grande insoddisfazione per come la società sta preparando la prossima stagione, quella che inizierà ufficialmente tra poco meno di un mese e che, sulla carta, dovrebbe rappresentare quella del riscatto dopo una retrocessione a suon di record negativi e tra mille polemiche. Siamo tutti d'accordo sul fatto che, a differenza di quanto accadeva l'estate scorsa, la Salernitana abbia uno dei direttori sportivi più in gamba in assoluto, quasi un lusso per la categoria.

Chiediamoci, però, in che condizioni stia lavorando il direttore sportivo che, sin dal momento del suo insediamento, aveva già chiuso qualche trattativa  di spessore salvo poi imbattersi nel no di Iervolino e dell'amministratore delegato Maurizio Milan. Un handicap non di poco conto e che rischia di condizionare già la prossima annata. Perchè la storia recente insegna che è nel ritiro che si gettano le basi, che si costruiscono le fortune e le sfortune. La prossima serie B è un campionato terribile, estenuante, con tante squadre che lotteranno per il vertice. Nessuno pensi di prospettare un torneo d'assestamento dopo aver riportato in B la Salernitana.

E chi afferma che lo stipendio di un determinato calciatore sia fuori portata per la categoria, continua a fornire alibi non richiesti e a rappresentare un realtà distorta, quasi pari alla favoletta della preparazione atletica sbagliata da Sousa. Uno che un anno fa aveva già capito tutto. La paura dei tifosi è sempre la stessa: la pazienza di Petrachi sarà infinita? Quanto sarà ancora disposto a far saltare trattative concluse e quanto, dei milioni incassati, potrà essere investito in entrata? Davvero un peccato che Salerno abbia questo direttore sportivo in epoca di ristrettezze economiche...
 

Sezione: News / Data: Mar 23 luglio 2024 alle 08:45
Autore: Gianluca Grillo
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