Nella giornata più difficile, in inferiorità numerica per 80 minuti, il Pisa scrive una delle pagine più belle della sua avventura. Compattezza di squadra, solidità morale, spirito di sacrificio, cioè le caratteristiche che Superpippo chiede sempre ai suoi uomini sono le armi decisive per venire a capo di un incontro trasformatosi in un incubo dopo pochi minuti di gioco. Non dura neppure un quarto d’ora il modulo con il doppio centravanti schierato a sorpresa da Pippo Inzaghi evidentemente per colpire la Salernitana.

Una sbracciata di Marin ai danni di Tongya non rilevata da Pezzuto non sfugge, invece, al Var Gariglio che richiama il direttore di gara al monitor: cartellino rosso per il capitano nerazzurro e toscani in dieci uomini. Inzaghi passa al 3-4-2 rinunciando a Meister e, contestualmente, la Salernitana prova ad alzare il baricentro, ma crea poco. I nerazzurri si assestano a centrocampo e si affidano prevalentemente al contropiede. Su uno di questi, Moreo si invola verso la porta avversaria, ma Lochoshvili lo atterra: semplice ammonizione e Var silente.

L’unico brivido arriva da una stilettata di Moreo che finisce a lato di poco. Ci si aspetta il forcing della Salernitana e, invece, come ha riconosciuto anche Breda nel dopo partita, è il Pisa a dettare i ritmi. Da un lungo fallo laterale di Bonfanti corretto di testa da Abildgaard nasce il gol-partita di un Moreo semplicemente perfetto nel suo doppio ruolo di regista e di attaccante.

Breda prova a svegliare i suoi con gli inserimenti dalla panchina e infatti Raimondo e Caligara qualcosa combinano. Ci prova due volte l’ex veneziano, ma la mira non è precisa. Fallisce Piccinini la palla-gol che avrebbe chiuso la partita. L’ultima chance capita a Caligara ma per Semper non è un’impresa bloccare la sua conclusione. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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