Che i nuovi acquisti non abbiano inciso è sotto gli occhi di tutti, almeno per il momento il mercato di riparazione è un mezzo flop certificato dalle due sconfitte su tre e da una prestazione negativa anche quando la Salernitana ha battuto la Reggiana. Oggi il focus è  su Antonio Raimondo, attaccante accolto come salvatore della patria ma che ha fatto fatica anche ieri. Sia chiaro: stiamo parlando di un giovane, di prospettiva, capace di segnare 9 reti a Terni e che certo non può essere bocciato dopo appena 270 minuti.

Ma ci si sarebbe aspettato un approccio completamente differente. Col Sassuolo un'ora di gioco del tutto anonima e con una Salernitana che riprese ad attaccare - non a caso  - dopo l'ingresso di Verde. Stesso copione con la Reggiana, gara in cui ha preso 4,5 in pagella e nella quale ha toccato pochissimi palloni, forse perchè le sue caratteristiche sono troppo simili a quelle di Cerri.

Ieri, subentrato per dare una mano a raggiungere il pareggio, ha avuto il demerito di sbagliare un gol praticamente fatto. Certo, la bandierina dell'assistente ha fatto passare in secondo piano l'errore, ma da quella posizione un attaccante forte non può permettersi di non prendere nemmeno lo specchio della porta. E' sin troppo evidente che il direttore sportivo Valentini dovrà prendere entro la fine del mercato un bomber di spessore, pronto a comporre con Cerri una coppia di spessore per chi deve salvarsi.

Viceversa non sarà assolutamente risolto il problema che ha attanagliato la Salernitana per tutto il girone d'andata. Raimondo è un ragazzo che va aspettato, ma la classifica dice che non possiamo più permetterci di attendere e che bisogna affidarsi a gente pronta, senza recenti retrocessioni sul groppone nè sei mesi trascorsi tra panchina e tribuna. La domanda, che ci ponemmo già 20 giorni fa, resta la stessa: era lui la soluzione ai problemi offensivi dei granata?

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 14:00
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print