La sconfitta di Pisa, i mancati rinforzi di spessore, l'atteggiamento di alcuni calciatori, le scelte di Breda, la classifica attuale. La tifoseria è molto preoccupata per le sorti della Salernitana e teme per la seconda retrocessione consecutiva che rappresenterebbe una bella mazzata soprattutto dal punto di vista psicologico per una piazza profondamente legata alla propria squadra di calcio e che chiede uno sforzo economico alla proprietà.

Abbiamo ascoltato con interesse lo "sfogo" del presidente del club Mai Sola Antonio Carmando che, durante la trasmissione "Il pallone è di tutti" in onda su Radio Bussola, ha manifestato con un mix di rabbia e tristezza la propria amarezza per quanto accaduto domenica scorsa. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

"Maggiore, Sepe...speriamo che la società mandi via quei calciatori che non hanno dato nulla. Non vogliamo musi lunghi all'interno dello spogliatoio. A Pisa abbiamo giocato contro una squadraccia che però è allenata da un tecnico che trasmette cattiveria, tenacia, grinta, determinazione. Caratteristiche fondamentali per raggiungere l'obiettivo. Breda lo conosciamo bene: grande capitano, calciatore di livello, ma mister con tanti limiti. La verità è che rischiamo a caro prezzo la scelta di farci traghettare da Colantuono, con appena cinque punti conquistati in sette partite.

In quel periodo c'erano tanti allenatori sulla piazza e ci sarebbe stato il tempo per fare una scrematura e organizzarsi meglio sul mercato. La scelta di Petrachi di puntare su Colantuono ci ha fatto perdere un mese e mezzo, Milan ci ha assicurato che aveva proposto altri profili ma il ds non ha voluto sentire ragioni. Noi siamo amareggiati, è una situazione che ci ha stancato e che è diventata insopportabile per chi, come noi e gli ultras, girano l'Italia per essere derisi in tutti gli stadi. Ci mortificano da 20 mesi, la pazienza ha un limite.

Lancio un messaggio a Breda: deve stilare una lista di calciatori che fanno al caso della Salernitana, oltre a quelli che ha voluto a Salerno. E' tempo di mettere fuori chi non fa parte di questa missione. Mancano solo 15 giornate, occorrono 24 punti e un minimo di 7-8 vittorie. Tirasse fuori il carattere, si togliesse il cronometro da dosso visto che non si è reso conto che il loro calciatore è stato espulso al 14' e trasmetta senso d'appartenenza nei confronti di una squadra che sta sprofondando in serie C.

Annullasse i permessi, si dimostri il sergente di ferro di cui abbiamo bisogno, servono tecnici con gli attributi altrimenti si facesse da parte anche lui. La situazione è gravissima, ci stanno riportando in Lega Pro. Avete visto con che grinta scendono in campo i calciatori del Sudtirol che non mi sembrano superiori ai nostri? Lì c'è Castori, la differenza si vede.

Il nostro patron deve essere presente, stare vicino alla squadra, far capire che ci sono problemi. Se è il primo che se ne frega sarà difficile, Milan purtroppo è un portavoce che non può prendere decisioni. Occorre che Iervolino agisca da padre di famiglia, sul piano calcistico sta scherzando col fuoco. Una volta a settimana deve stare in ritiro con la squadra, ci sarà tempo per andare in vacanza. C'è una categoria da salvare, la serie C è un inferno che purtroppo conosciamo bene e dal quale non si esce facilmente. Si sta prendendo tutto alla leggera, stiamo andando verso il nulla e nessuno sta intervenendo".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 28 gennaio 2025 alle 22:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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