Inizialmente prevista per il 10 ottobre 2001 (rinviata in seguito alle modifiche ai calendari decise dall'UEFA per gli attentati terroristici avvenuti l'11 settembre 2001 negli Stati Uniti) il derby tra Napoli e Salernitana doveva essere giocato il 19 dicembre ma fu rinviato ancora una volta per inagibilità dello stadio San Paolo di Napoli. Si gioca quindi il 27 gennaio 2002. Nell'ultimo minuto di recupero, con l'estremo disperato assalto alla porta del Napoli, arriva fulmineo il colpo del "matador" Leandro Lazzaro, rapido nel raccogliere la ribattuta del palo sul tiro di Di Vicino, preciso nel siglare il gol che offre ai 5.000 tifosi granata la gioia del meritato pareggio.

La Salernitana di Zeman riesce a rispondere così al vantaggio dei cugini partenopei (gol di Villa al 18 del secondo tempo), riequilibrando le sorti di una gara carica di tensione dentro e fuori il campo. C'è la cornice delle grandi occasioni al "S.Paolo". 65mila gli spettatori assiepati nello storico impianto di Fuorigrotta, riaperto al pubblico dopo l'alluvione di settembre. Ed è subito alta la tensione, agonistica si intende, senza pause, accompagnata da due invasioni pacifiche che però costeranno al Napoli molto care.

Tutto nella ripresa: al 18' sullo sviluppo di un calcio d'angolo Jankulovski prova il tiro dalla distanza, sulla traiettoria si inserisce Villa che di piatto mette in rete. Il Napoli, forte del vantaggio acquisito, vuole chiudere la gara, ma la Salernitana di contro sfrutta gli spazi e tenta di colpire in contropiede. Al 29' il Napoli resta in dieci per l'espulsione di Graffiedi. La svolta della gara nei minuti di recupero: l'ennesima invasione di campo costringe Rosetti a sospendere per la seconda volta la gara. Ai tre minuti di recupero se ne aggiunge quindi un quarto. Sessanta secondi di tormento che peseranno come un macigno sull'economia della gara del Napoli. 

Sezione: News / Data: Lun 27 gennaio 2025 alle 08:30
Autore: Lorenzo Portanova
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