La redazione di TuttoSalernitana ha avuto il piacere di intervistare l'ex direttore sportivo della Salernitana Giuseppe Cannella. Si parte da un'analisi a 360° sul calcio attuale:

"Purtroppo dobbiamo renderci conto che siamo a cospetto di un cambiamento epocale. Quando io lavoravo per una società avevo interesse a sbagliare il meno possibile e facevo una lunga serie di valutazioni prima di prendere un calciatore, soprattutto se molto giovane. Già dal nome del suo procuratore potevo orientarmi in un senso o nell'altro. E poi cercavamo di capire come trascorresse il tempo libero, quali fossero le sue amicizie, che tipo di studi facesse.

E nei discorsi pre-firma non toccavamo da subito l'argomento economico: si andava in profondità, volevamo investire anzitutto sull'uomo. Fa piacere che tanti calciatori che avete intervistato ricordino quante volte battessi sul tasto dell'attaccamento alla maglia e della professionalità. Oggi le cose sono diverse. Si è perso il piacere di stare assieme dopo un allenamento, fai 4 partite buone e vieni valutato 30-40 milioni di euro e pompato dalla stampa nazionale, sei condizionato dai social e dagli articoli sulle pagelle. Non ha senso dire se sia meglio ora o prima, bisogna soltanto adeguarsi ai tempi che cambiano regolandosi di conseguenza ma ricordandosi che il calcio risponde a una sola legge che è quella dei risultati".

In merito Cannella aggiunge che "ora a Salerno il pallone scotta. L'apporto del pubblico? Credo che bisogna riconoscere ai salernitani la capacità di seguire la squadra in casa e in trasferta con entusiasmo. Le pressioni devono essere uno stimolo, poi è chiaro che in campo vanno i calciatori e sono loro a dover determinare. Non fischiare nei 90 minuti è un segnale di maturità, chi parla di contestazioni dovrebbe tornare indietro ai miei tempi quando ero quinto in classifica in serie B e dovetti scappare con i vigili del fuoco.

Quelle erano contestazioni, quando il tifo granata era anche un pochino più invadente ma sapeva entrare nel cuore delle problematiche toccando spesso le corde giuste. Oggi non vedo prese di posizioni particolari, se non qualche coro o striscione in passato e con una squadra che è in zona retrocessione da due anni. E' ovvio che per salvarsi bisogna sfruttare le partite casalinghe, ma a otto giornate dalla fine non puoi fare calcoli nè porti limiti. E' obbligatorio provarci con tutti".

Sulla prossima gara: "Il Palermo è stato costruito bene, è costato tanto. C'è stato il passaggio da De Sanctis a Osti, evidentemente si voleva puntare su un dirigente di maggiore esperienza. Non credo che il mancato esonero di Dionisi possa sortire effetti negativi, nessun calciatore gioca contro l'allenatore. Lo conosco, stiamo parlando di un bravo ragazzo e certo non avrà fatto nulla di particolarmente grave da immaginare che lo spogliatoio gli si rivolti contro.

La Salernitana dovrà fare la sua partita, fossi in Breda mi aprirei tanto ai consigli dei calciatori esperti e trascinanti come Soriano. Evidentemente in questa fase della sua gestione ha badato al sodo, ricordiamo che entrare in corsa non è mai semplice e che a Terni comunque aveva fatto bene pur perdendo i playout. Premio salvezza? I soldi fanno sempre piacere, ma non so se può essere la soluzione".

Sull'arbitro campano: "Non credo che bisogna aggrapparsi a queste cose, stiamo parlando di un fischietto giovane che ci terrà a fare bella figura dinanzi ad un pubblico importante e con due squadre blasonate in campo. E' una scelta che può creare qualche disagio a lui per primo, ma è un professionista e il risultato sarà deciso esclusivamente dalle forze dei calciatori.

Vi racconto un aneddoto simpatico. A me capitò un episodio inverso, ai tempi della terza serie e della Nocerina: fu scelto un arbitro campano, che ben conoscevo, e non ci diede un rigore netto. Evidentemente si scatenò il meccanismo opposto: per dimostrare non si facesse influenzare in nessun modo, alla fine ci penalizzò". Infine l'angolo amarcord: "Lazzaro al 94'? Brividi. Bel ricordo. Segnammo all'ultimo secondo in uno stadio da 73mila spettatori. Colgo l'occasione per fare un augurio di pronta guarigione a Zeman".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 28 marzo 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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