Questo il commento di Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, in merito alla situazione societaria (e quindi economica) che sta attraversando la Salernitana:

L'ingratitudine è la regola dei nostri tempi. Ma chi paga il conto, alla fine, ha sempre ragione. Non sono bastati tre anni di Serie A - l’ultimo totalmente da dimenticare per responsabilità diffuse - per far sì che l’ormai ex presidente della Salernitana, Danilo Iervolino, uscisse di scena con un grazie anche senza un arrivederci. Niente di tutto ciò. Prigioniero del passato, ma con un’innata nostalgia di futuro, dopo aver pagato il conto (salatissimo) di una disordinata partecipazione al massimo campionato di calcio tra sistematici sogni di (vana)gloria e deludenti impatti con la realtà, spesso con dirigenti non all’altezza di legittime ambizioni, il patron granata si è assunte le sue responsabilità.

E sta provando a uscire da un mondo complesso con l’obiettivo chiaro di assicurare un futuro a una società di cui è (stato) sinceramente innamorato. Avesse scelto prima un direttore sportivo come Petrachi, il tanto agognato equilibrio e la sospirata sostenibilità economica non sarebbero diventate chimere. E forse oggi avrebbe potuto dire più di qualche sì anche sul mercato. Come ad esempio all’operazione Joao Pedro, un calciatore che farebbe evidentemente comodo al tecnico Martusciello punito ieri al Druso anche da una decisione arbitrale discutibile non solo da un gruppo in perenne costruzione e ancora da costruire.

Nella difficile opera di rifondazione di una squadra già orgogliosa come il proprio allenatore, bisogna, tuttavia, fare i conti col passato senza ulteriori leggerezze. D’altra parte gli errori debbono servire anche a imparare a non commetterne di nuovi. E se a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo molti calciatori non riescono a trovare adeguate sistemazioni pur seguitissimi da diversi club di A gravando sul club con costi non più congrui alla categoria, è normale che ci sia una gradualità di obiettivi.

Il primo dei quali è garantire un futuro alla società. Una Salernitana sana e con i conti a posto non solo diventa attrattiva per acquirenti seri, fattispecie prioritaria nella visione del patron che ha finora bollato speculatori col filtro di un dirigente come Milan. Solo così la società avrà un avvenire all’altezza di una tifoseria passionale e competente che non è solo quella che invita Iervolino ad andarsene, dimenticando i fallimenti del passato e che ci sono voluti ben 22 anni per tornare in A. Rischiando poi la rovina!

Sezione: News / Data: Dom 25 agosto 2024 alle 11:30
Autore: Lorenzo Portanova
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