Che la difesa sia il punto debole della Salernitana è cosa nota da tempo. In attesa che Ferrari ritrovi la condizione migliore dopo aver saltato tutto il ritiro e con Stojanovic e Jaroszynski che certamente si faranno rispettare sulle fasce, sussiste il dubbio legato all'altro centrale difensivo. Al momento Bronn palesa una certa discontinuità e questo non aiuta il reparto ad acquisire sicurezza. Guai a bocciare prematuramente Velthuis, ma il suo primo mese e mezzo all'ombra dell'Arechi è stato senza dubbio negativo, mentre di Ruggeri ad ora non c'è traccia. E pensare che la Salernitana aveva in casa un calciatore di spessore e che, soprattutto in questa categoria, poteva fare la differenza.

Stiamo parlando di Norbert Gyomber, il muro della difesa per quattro anni che non avrebbe occupato posti nella lista over e che Petrachi e la società hanno lasciato partire forse con troppa leggerezza pare a causa del no al rinnovo del contratto oltre al solito discorso dello spogliatoio " da bonificare per eliminare le scorie del passato". Certo, anche Gyomber non ha fatto bene nel precedente campionato di A, ma dimenticare il ruolo da protagonista assoluto nella promozione del 2021 e le due stagioni in massima serie con tanti 7 e 8 in pagella sarebbe totalmente ingeneroso. La marcatura su Oshimen nel derby di Napoli, gli innumerevoli interventi risolutivi a San Siro piuttosto che all'Olimpico, ma soprattutto professionalità e attaccamento alla maglia.

Tanti i motivi per i quali è doveroso ricordarlo quantomeno con rispetto, senza inserirlo nell'elenco dei calciatori che hanno deluso le aspettative e che non hanno assunto un atteggiamento rispettoso nei confronti dell'appassionato pubblico di fede granata. Immaginate una difesa con Stojanovic (o Ghiglione) a destra, Jaroszynski che morde il pallone a sinistra e una coppia Ferrari-Gyomber al centro. In B sarebbe extralusso. Un'occasione persa, dunque, e il modo peggiore per chiudere una storia di quattro anni che lo ha visto quasi piangere di gioia quando la società gli propose di rinnovare il contratto affidandogli in tante occasioni la fascia di capitano. Ok risparmiare sugli ingaggi, ok mandare via tutti dopo una retrocessione mortificante, ma in alcuni casi si poteva e doveva fare un'eccezione. Soprattutto in un reparto che, senza di lui, prendeva mediamente 2,8 reti a partita.

Sezione: News / Data: Mar 10 settembre 2024 alle 12:45
Autore: Gianluca Grillo
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