Editoriale di oggi incentrato inevitabilmente sulla chiusura del calciomercato e sul lavoro svolto dalla società e dalla dirigenza in questi mesi. Ieri abbiamo letto il parere del direttore Luca Esposito (clicca qui per leggere l'articolo), oggi invece diamo parola a tutta la redazione di TuttoSalernitana che attribuirà un voto al mercato granata. Ecco i vari giudizi:

Luca Esposito (direttore si TuttoSalernitana) Voto 5
La campagna acquisti della Salernitana non ha brillato per qualità, lasciando forse qualche lacuna nella rosa (difesa), non riuscendo a rinforzare adeguatamente la squadra in vista della stagione. Un mercato "mediocre" suggerisce che la Salernitana potrebbe aver mancato l'opportunità di fare il salto di qualità necessario per competere a un livello più alto, puntando magari su giocatori di seconda scelta o non riuscendo a trattenere o acquistare elementi chiave.

Valerio Vicinanza (Vicedirettore di TuttoSalernitana) Voto 6
Trentasette. Questo il numero delle operazioni, tra acquisti e cessioni, compiute dal ds della Salernitana Gianluca Petrachi in questi due mesi di mercato. Un movimento, praticamente, quasi ogni giorno e mezzo. Numeri che non possono essere menzionati prima di fare una valutazione compiuta della sessione di trasferimenti estiva. Senza considerare le notevoli difficoltà che il dirigente sportivo ha trovato sul suo cammino: rosa piena di scontenti, ingaggi pesanti da tagliare e limitato spazio di manovra, dal punto di vista economico, sul fronte acquisti. Una situazione proibitiva per chiunque e della quale non si può non tenere conto. 
Ciò detto e nella consapevolezza che il mercato potrà essere valutato appieno solo dopo il verdetto del campo, si può essere soddisfatti solo in parte. Se alla voce cessioni sono stati fatti degli autentici capolavori – dalla cessione di Ikwuemesi per 1,8 milioni all’operazione Tchaouna – che hanno fruttato oltre 40 milioni, dal punto di vista degli acquisti la sensazione è che manchi qualcosa, soprattutto in difesa. 
Salutare in un sol colpo giocatori come Gyomber, Daniliuc e Pirola e sostituirli con i giovani Velthuis e Ruggeri, non lascia tranquilli, salvo restando che il ritorno del duttile Jaroszynski può essere salutato con favore. Sulle corsie laterali c’è ampia scelta e si aspetta soprattutto il recupero di Ghiglione, una sicurezza per la B in mezzo a tante, troppe scommesse. 
La mediana, con l’imprevista permanenza di Maggiore e Legowski, ha trovato due “acquisti in casa” capaci di dare maggiori garanzie rispetto a scommesse come Adelaide e Soriano, entrambi già ai box. Colpaccio, invece, quello del giovane Amatucci che sembra avere prospettive da grande, mentre tutto da valutare Stojanovic. 
In attacco c’è abbondanza di esterni, molti dei quali con ampi margini di crescita, come Tongya e Braaf, oltre alla certezza Verde. Come punte, Martusciello può scegliere tra Simy, che al momento sembra aver trovato la giusta verve, l’attaccante polacco Włodarczyk, del quale si sa poco, e Torregrossa, ben lontano nelle ultime stagioni dall’attaccante versatile ammirato a Brescia. 
Insomma, una squadra che ha del potenziale, ma anche tanti punti di domanda e incognite. 
Non resta che affidarsi al fiuto di Petrachi e sperare nell’esplosione dei tanti giovani promettenti, ma il mercato al momento può essere considerato sufficiente. 

Gaetano Ferraiuolo Voto 5,5
giudicare il mercato limitandosi ai nomi, agli arrivi e alle partenze significherebbe proporre ai lettori un ragionamento  molto parziale e limitato. Sono tante le componenti che orientano le valutazioni e che portano ad attribuire un voto piuttosto di un altro. A mio avviso tutto questo entusiasmo è assolutamente eccessivo, come se al tifoso interessi di più il bilancio della società piuttosto che il reale valore della rosa. Sembra di rileggere quanto si scriveva a gennaio, con Sabatini che combinava disastri tecnici ed economici e la gente che esultava dimenticando che, per salvarsi, occorreva ben altro. Venendo all'attualità resto convinto che, per quanto incassato tra paracadute e cessioni (e, sotto questo aspetto, è stato fatto un ottimo lavoro), fosse possibile e doveroso allestire da subito una corazzata, senza aspettare l'ultimo giorno per prendere cinque tasselli o i famosi tre anni per puntare alla A. "Accontentarsi" di Gentile, Njoh, Velthuis e qualche altra scommessa con oltre 50 milioni di introiti a disposizione fa storcere il naso e ribadiamo che Iervolino è il principale responsabile di questo ridimensionamento repentino e ingiustificato. Quanto al ds, le incognite sono legate allo scarno numero di centrocampisti a disposizione (e con un Maggiore che resterà fino a gennaio sapendo che era stato ceduto), alla difesa (ok le fasce, ma al centro serviva un top player a prescindere dal destino di Daniliuc) e alla condizione fisica di giocatori reduci da infortuni o pregresse inattività. Sulla carta la rosa, al completo, può proporre una formazione titolare da centro classifica o addirittura da playoff, ma i punti interrogativi sono quantomeno pari alle certezze e sopravvalutare i vari Tello, Kallon e Dalmonte può essere un errore. Ottimi gli innesti di Verde e Amatucci, se stessero bene possiamo dire che anche Adelaide, Soriano e Torregrossa potranno dare una mano. Se...appunto!

Raffaella Sergio Voto 6
Per valutare il calciomercato della Salernitana e di qualsiasi società bisognerebbe conoscere il budget realmente messo a disposizione del direttore sportivo e quanto degli introiti di eventuali cessioni sarebbe stato possibile reinvestire. Nel caso dei granata è palese che il mantra sia stato ridurre sensibilmente il monte ingaggi dopo la retrocessione e che si siano quasi totalmente evitati gli investimenti per i cartellini dei calciatori, dal momento che 1,3 mln per venti arrivi sono cifra irrisoria rispetto a quelle che girano a questi livelli. Il ds, tra paletti del prima cedere e poi acquistare e con pochissima reale disponibilità di cassa, ha dovuto giocoforza puntare su atleti che venivano da categorie inferiori, campionati esteri minori o stagioni negative per rendimento e problemi fisici. Petrachi ha dovuto fare più il cassiere e dare priorità agli equilibri del bilancio societario, ma per scelta e pura condivisione di intenti ha deciso di bonificare del tutto uno spogliatoio dilaniato da divisioni, contrapposizioni, poca professionalità in alcuni elementi e problemi gravi vari. Sempre per scelta, dovendosi centellinare le risorse, si è andati su giocatori che dovrebbero avere tanta fame e brama di riscatto personale e soprattutto sentirsi fieri ed orgogliosi di giocare a Salerno con la maglia granata addosso. Dal lato tecnico è fin troppo evidente che si è scelto di puntare su calciatori dal tasso tecnico mediamente alto per la categoria e in prevalenza anche dal considerevole curriculum nonché bagaglio di esperienza, come per Verde, Soriano, Reine Adelaide, Ferrari, Jaroszinski, Stojanovic e Torregrossa, ma anche su giovani come Tongya, Kallon,Braaf, Amatucci e Wlodarczyk che hanno tutti spiccata vocazione offensiva e buone prospettive di crescita. Quanto alla composizione e alla completezza dell' organico se alla voce portieri ci siamo con Sepe e Fiorillo, balza all' occhio come quattro centrali difensivi (compreso un diciannovenne alla prima tra i "grandi")siano pochi per affrontare la serie B, come manchi un incontrista " ruba palloni" puro a centrocampo (scelta di Martusciello?) e come abbondino i doppioni tra mezzali offensive, esterni di attacco e trequartisti. Il vero punto interrogativo che potrebbe nobilitare questo calciomercato (e impennare il suo voto finale) ,o farlo valutare come negativo, è la condizione fisica e atletica di molti elementi potenzialmente validi e importanti per la cadetteria, su tutti i big Ferrari, Soriano, Reine-Adelaide, Verde e Torregrossa. Il mercato di Petrachi andrebbe valutato sia alla voce uscite che alla voce entrate, nel primo caso il giudizio può essere più positivo da subito, nel secondo caso non si raggiungerebbe, ad oggi e sottolineiamo ad oggi, la piena sufficienza.

Michele Massa Voto 6-
Un mercato da montagne russe, da nomi grossi a scommesse vere e proprie. I due lunghi mesi di trattativa si sono fatti sentire. Amaro in bocca per qualcosa? Rinviamo il giudizio. Scommesse? Tante, oggigiorno anche nomi del calibro di Soriano e Torregrossa sono da considerare scommesse per la loro tenuta fisica. Sicuramente se sarà scommessa vincente a Salerno ci divertiremo, massima fiducia al gruppo squadra e a mister Martusciello che sembra riuscire a rendere importante qualunque calciatore scenda in campo.

Lorenzo Portanova Voto 6
La premessa è d'obbligo. In base all'obiettivo il mercato della Salernitana può essere considerato buono, sufficiente o negativo. Se l'obiettivo è vincere il campionato e cioè arrivare tra le prime due allora è da considerarsi negativo perchè ci sono almeno 5-6 squadre superiori sulla carta, se invece è quello di fare un campionato tranquillo e magari cercare di inserirsi nella griglia dei playoff allora è sufficiente, ed è il caso della Salernitana. Non eccelso perchè ci sono alcuni punti e alcune situazioni che destano qualche perplessità. A cominciare dalla difesa, quattro difensori centrali (di cui uno che è un giovane alla prima esperienza tra i professionisti) sono oggettivamente pochi per un campionato lungo e dispendioso come quello cadetto. Una pecca che però può ancora essere colmata prendendo qualche svincolato. Visti anche i numeri di questa prima fase di stagione, era necessario intervenire in modo più netto sui difensori centrali e non limitarsi al solo Ferrari. Incomprensibile poi la trattativa Daniliuc, doveva essere pagato profumatamente, alla fine è andato via in prestito con diritto di riscatto. Il secondo dubbio riguarda il centrocampo, privo di elementi di interdizione (a parte Reine-Adelaide, infortunato e fuori almeno per un altro mese, e forse Maggiore). La Salernitana ha manifestato poco equilibrio e un centrocampista con spiccate caratteristiche difensive sarebbe servito. Soriano, Tello, Hrustic sono più trequartisti che mediani. Potrebbe però essere stata una scelta precisa dello staff tecnico. L'altra incognita riguarda il fatto che alcuni dei giocatori arrivati sono reduci da un lungo periodo di inattività o da una serie di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento degli ultimi anni. Nel complesso però il mercato è da ritenersi comunque sufficiente, perchè Petrachi non ha avuto libertà di movimento, nonostante i tanti soldi incassati dalle cessioni e risparmiati dagli ingaggi ma è riuscito comunque a portare tanti buoni giocatori, riuscendo tra l'altro anche nell'opera di bonifica dello spogliatoio, dove erano mancati i suoi predecessori. È mancata, come si suol dire, la ciliegina, un altro difensore centrale e un centrocampista difensivo. Il mercato degli svincolati però concede ancora qualche opportunità, la speranza è che possa essere afferrata. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 settembre 2024 alle 00:00
Autore: TS Redazione
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