Il pari è la logica conseguenza di una partita bloccata con le uniche due occasioni costruite nel finale dalla Salernitana e neutralizzate da Pigliacelli. Per il resto sterile possesso palla della Salernitana e grande attenzione difensiva del Catanzaro. Risultato giusto accolto con applausi dai tanti tifosi calabresi (3mila circa), con qualche mugugno dal pubblico di casa.

Per la Salernitana solo due punti nelle ultime quattro giornate, il bilancio non è certo positivo. "Le partite le spostano gli episodi, per noi non sono stati favorevoli nelle ultime gare", il commento di Martusciello. Il 4-2-3-1 del Catanzaro ha limitato la Salernitana, l’allenatore Caserta ha schierato tra i titolari il greco Koutosoupias, solo dieci minuti prima di Salerno a causa di un lungo stop, a ridosso dell’unico attaccante con i laterali Compagnon e D’Alessandro impegnati a coprire tutta la fascia.

Il piano di Martusciello si è complicato subito per l’infortunio muscolare di Reine-Adelaide. L’uscita del centrocampista ha privato la squadra di un prezioso riferimento. Nella seconda parte i cambi non hanno alterato l’equilibrio; la Salernitana ha spinto di più, Martusciello ha insistito con il 4-3-3 ma gli unici rischi per il Catanzaro sono arrivati nel finale: sul tiro in diagonale di Braaf ed il colpo di testa di Maggiore il portiere Pigliacelli ha fatto la differenza.

Sezione: Rassegna stampa / Data: Lun 30 settembre 2024 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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