La Salernitana ha appena ufficializzato il suo terzo acquisto ufficiale in poco più di dieci giorni di mercato, quello di Franco Tongya per il centrocampo, in arrivo dall'Odense. Il giocatore, con trascorsi alla Juventus Under23 va ad unirsi agli arrivi del terzino sinistro francese Lilian Njoh, prelevato dal Le Mans, e quello destro Davide Gentile, giunto in prestito dalla florida Primavera della Fiorentina. I tre giocatori, hanno come unico comune denominatore la giovane età: 22 anni per Tongya e Njoh, 20 per Gentile. 

Varata, dunque, la linea verde in casa granata, come annunciato chiaramente in conferenza stampa dal ds Petrachi la scorsa settimana: "Occorre equilibrio tra giovani e gente d'esperienza". Parole perfettamente confermate dalla prime mosse di mercato del dirigente granata, che, come confermato in prima persona, può contare su un pool di fidati talent scout che lo aiutano a scovare giovani prospetti interessanti. Impossibile esprimere giudizi su giocatori poco più che ventenni e occorrerà lasciare la parola al campo e concedere loro la giusta fiducia e tempo per esprimersi. La sensazione è che la Salernitana sia giunta a "anno zero", un nuovo inizio nel quale servirà tanta pazienza.

Dati i paletti imposti dalla società, sarebbe ingeneroso pretendere miracoli al direttore sportivo, unico a rimanere sulla barca nonostante le tante incertezze. Petrachi ha sposato la causa con reale motivazione, quella che chiede ai calciatori per poter progettare la nuova stagione. Restano, però, tanti dubbi per un futuro al momento nebuloso e una situazione davvero complicata. A metà luglio la rosa granata è letteralmente un cantiere aperto, destinato a svuotarsi nelle prossime settimane per le tante cessioni di giocatori demotivati e reduci da un'annata disastrosa. A tal proposito, si aspetta di piazzare i vari Kastanos, Dia, Lassana Coulibaly, Pirola, Maggiore e Bradaric che hanno ancora mercato in Serie A, a dimostrazione che, probabilmente, la squadra avrebbe dovuto e potuto fare meglio nella sciagurata stagione appena trascorsa. 

Resta da domandarsi se e in che modo ci sarà intenzione da parte della proprietà di reinvestire il cospicuo paracadute di 25 milioni incassato con la retrocessione. Nonostante la conferenza stampa, i tifosi non hanno ricevuto adeguati chiarimenti in merito alle concrete prospettive future e alle ambizioni della squadra, che non può permettersi di prendere sotto gamba un campionato lungo e complesso come la Serie B, per il quale occorreranno giocatori affamati. Mentre il ritiro procede infruttuosamente in quel di Rivisondoli, con un organico assolutamente provvisorio, non resta che attendere novità dal mercato, che potrà sbloccarsi definitivamente soltanto dopo le cessioni. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 14 luglio 2024 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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