La vittoria lo si sa è al secolo la migliore medicina per curare qualsiasi male oscuro di una squadra di calcio, sia essa di vertice che impegnata a sgomitare nei bassifondi della classifica. Per arrivare alla vittoria, tuttavia, bisogna iniziare ad intervenire per correggere le problematiche alla base di una crisi di risultati protratta nel tempo e, nel caso della Salernitana, la buona semina delle ultime settimane ha iniziato a darei i primi frutti visibili: quattro punti in due giornate di campionato. Ad iniziare a cospargere la buona semenza è stata la società campana, la quale ha modificato il proprio modo di comunicare e rapportarsi con lo staff tecnico e con i calciatori, depotenziando del tutto la figura del direttore sportivo De Sanctis. Il buon Morgan, dispiace dirlo, è tra i principali responsabili della negativa partenza stagionale della Bersagliera, e non solo per la conduzione del mercato estivo bensì pure per la gestione di diverse situazioni di spogliatoio, a cominciare dai segnali di allarme di Sousa, sviliti a livello di semplici mal di pancia, per arrivare a mediazioni e filtri mancati e alla poca chiarezza verso i tesserati. Non è un caso, infatti, che, parallelamente alla messa in naftalina del ds romano, sia stato conferito maggiore potere di intervento nelle comunicazioni e gestioni dell'area tecnica all'ad Maurizio Milan, uomo magari non molto competente a livello calcistico ma maestro di comunicazione e in possesso della giusta capacità di analisi per comprendere come e dove muoversi nelle criticità.
Milan, con le sue presenze mirate e i suoi interventi ben calibrati, avrebbe saputo riportare il pensiero della proprietà, trasmettendo da un lato la vicinanza di una governance economicamente solida e pronta ad agire per conservare la categoria e dall'altro usando un po' il pugno duro e paventando provvedimenti severi nei confronti di chi non si comportasse professionalmente e non dimostrasse il doveroso attaccamento alla causa. La situazione ora va letta molto attentamente da Iervolino e soci, dal momento che, se da un lato vanno considerati i ritrovati equilibri di spogliatoio, dall'altro non va commesso l'errore di sopravvalutare quest'ultimo prestigioso successo ritenendo non fosse più necessario un massiccio intervento in sede di calciomercato invernale. La rosa attuale parrebbe avere ritrovato unione e fiducia nei propri mezzi, ma resterebbe comunque monca ed abbisognevole di completamento ed innalzamento della qualità in taluni ruoli e settori. Analizzando il roster a disposizione del trainer Filippo Inzaghi, apparirebbe come difesa e centrocampo sarebbero i reparti più in sofferenza e dove più occorrerebbe agire sul mercato di gennaio.
Andando a valutare i singoli interpreti tesserati per la Salernitana, possono farsi oramai le giuste considerazioni a livello di rendimento e coinvolgimento nel progetto granata. In porta Ochoa, voli transoceanici ed età anagrafica a parte, rappresenterebbe ancora una garanzia, con un Costil valida alternativa e secondo affidabile qualora sia chiamato in causa. In difesa inizierebbero, invece, un po' di dolenti note: la matematica non e' un'opinione e il numero di reti subite nelle ultime due stagioni di massima serie parla estremamente chiaro, condannando scelte ed investimenti del cavalluccio marino in questi ruoli. In difesa Gyomber resterebbe un leader silenzioso ma carismatico nel gruppo, sebbene il suo rendimento non si stia riconfermando al momento agli alti livelli a cui e' assurto lo scorso anno. Daniliuc fornisce segnali di crescita dopo il lungo stop, pur palesando attitudine a giocare nel terzetto di difesa anziché come terzino di retroguardia a quattro elementi. L'austriaco è un centrale e come tale va impiegato, sia con uno schieramento a tre che a quattro dietro. Lovato e Pirola dimostrano solo a sprazzi le loro qualità e paiono patire la giovane età a livello di incostanza di rendimento e difficoltà nei momenti difficili. Fazio può essere tenuto in rosa per esperienza e carisma da buttare nella mischia nei finali infuocati ma la tenuta fisico atletica resta un rebus. I terzini Bradaric e Mazzocchi spingono bene ma il primo deve migliorare nel fondamentale del cross ed il secondo, sebbene calciatore importante e di personalità, non deve indulgere troppo alle giocate difficili e agli assoli individuali.
In difesa servirebbero almeno due innesti di spessore, un centrale fisico e forte di testa in grado di destreggiarsi in linee a tre o a quattro, ed un vice Bradaric sulla corsia mancina. A centrocampo non ci sarebbe da stare tranquilli con un Bohinen ed un Maggiore incostanti e spesso in infermeria ed un Coulibaly atteso dalla coppa d"Africa e meno reattivo che nel recente passato. Sembrerebbe davvero necessario inserire almeno un centrocampista centrale di ordine e personalità, che chiami la sfera e imposti dal basso il gioco, un calciatore per caratteristiche sul modello dello slovacco del Napoli Lobotka. In rosa mancherebbe un calciatore simile e qui potrebbe essere necessario un buon investimento di Iervolino.Un secondo mediano di battaglia, tutto corsa, dinamismo e generosità completerebbe il reparto nel modo migliore. Sulla trequarti invece la Salernitana sarebbe coperta e vanterebbe i suoi migliori elementi, con un Candreva tornato top player, un Kastanos utilissimo in sede di inserimenti ed assist al bacio ed infine un Cabral che potrebbe essersi riservato i suoi colpi migliori per il girone di ritorno.
L'attacco della Bersagliera, invece, deve risolvere il dubbio Dia, il migliore elemento della rosa ma anche un atleta tentato da trasferimenti presso altri lidi. Se non fosse convinto di restare dovrebbe essere ceduto e sostituito con una punta di assoluta garanzia. Un attaccante esterno puro in grado di saltare l'uomo vedere la porta e agire da seconda punta in caso di cambio modulo sarebbe la ciliegina sulla torta. Ikwuemesi sta crescendo e merita fiducia, Simy, Botheim e Stewart non costituirebbero al momento, per ragioni diverse, giocatori di comprovata affidabilità Tra i punti interrogativi che potrebbero svoltare la stagione, come pure rivelarsi un flop, ci sarebbero i nuovi acquisti Martegani e Legowski, per loro più che mai il tempo sarà galantuomo. L'interrogativo più grande per il club di via Allende sarebbe al momento l'identità di colui che condurrà i prossimi mercati: Iervolino avrà in serbo un colpo a sorpresa? le probabilità sono alte. In chiusura la più probabile strategia che la Salernitana dovrebbe attuare a gennaio dovrebbe essere quella di inserire rinforzi di qualità e fare partire qualche elemento che ha deluso, senza, però, rinnegare totalmente quanto pianificato in estate.
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