Aver fatto la "corsa contro il tempo" per depositare il contratto del capitano della Primavera dell'Udinese è la fotografia ideale di questo biennio. Ieri si è persa forse l'ultima chance di riconquistare la piazza dimostrando ci sia l'effettiva volontà di ripartire dopo una retrocessione a suon di record negativi  e un'estate in cui Petrachi doveva cederne tre per prenderne uno a patto che lo stipendio rientrasse nei parametri imposti. E con la necessità di prendere tante seconde o terze scelte pur di arrivare, alla fine, a qualche giocatore di qualità.

Budget di 6 milioni, sforzi economici importanti (in tutto la campagna acquisti...pardon prestiti è costata 600mila euro), calciatori di prima fascia...dove? Non entriamo nel merito delle qualità dei singoli che,ci auguriamo, siano forti e portino la Salernitana a una salvezza assolutamente alla portata. Ma questo modus operandi ha ormai raffreddato la tifoseria che, sul web, ha espresso commenti quasi del tutto sfavorevoli al netto di qualcuno che cade nella trappola delle ricostruzioni di chi, per motivi facilmente intuibili, rappresenta volutamente una realtà diversa.

Per questo abbiamo detto più volte che parte dell'ambiente e dell'informazione è responsabile di quanto sta accadendo: il bene della Salernitana venga prima di ogni tipo di sviolinata, anche a costo di essere impopolari. La campagna invernale del calciomercato lascia in eredità una serie di interrogativi. Qual è il progetto triennale? Si può prospettare un futuro a lungo termine prendendo gente solo in prestito?

E ancora. La difesa più perforata del campionato non ha preso il rinforzo che serviva (Venturi aveva un difetto: costava), a centrocampo bisogna adattare Stojanovic e il colpo è stato un panchinaro della Juve Stabia (magari fortissimo, ci mancherebbe, ma è il principio ad essere sbagliato), in avanti se a Cerri viene un raffreddore dovranno riproporre Wlodarczyk che non è mai stato convocato dall'allenatore.

E un proprietario che ha preso la Salernitana in A e, in B da terzultimo, non investe concretamente è un qualcosa che lascia perplessa una piazza che ricorda perfettamente le promesse fatte dal club negli incontri di metà dicembre. lI famoso budget da 6 milioni. Ora si faccia fronte comune per mantenere la categoria, visto che la seconda retrocessione di fila sarebbe un dramma soprattutto per i tifosi. Da giugno si spinga la società a uscire definitivamente allo scoperto, ponendo un solo interrogativo: cosa vogliono fare da grandi?

Se non hanno speso la scorsa estate con milioni e milioni di euro di incassi, cosa dobbiamo aspettarci la prossima estate con una squadra da costruire partendo da zero e che, ad oggi, rischia addirittura di tornare in Lega Pro? Ripetiamo, a scanso di equivoci: Cerri è un buon giocatore, Caligara ha esperienza al pari di Lochoshvili, il portiere è forte. Ma il problema non è l'aspetto tecnico: un progetto triennale che ha già previsto cinque cambi tra direttori sportivi e allenatori, con soli prestiti e trattative che sfumavano appena si parlava di investire. rischia di perdere credibilità.  E chi vede il bicchiere mezzo pieno probabilmente ha scritto per altre squadre in questi ultimi due anni.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 04 febbraio 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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