Quel dire-non dire che non aiuta. Quel parlare di progetto triennale con un proprietario e presidente dimissionario che però attende l'offerta giusta per uscire da un mondo che non gli piace più e che lo spinge ad essere fisicamente distante dalla Salernitana da diversi mesi, al netto di un agenda a quanto pare fitta di impegni dal lunedì alla domenica.

Tuttavia, come abbiamo detto in diverse occasioni, basterebbe davvero pochissimi per trasformare fischi legittimi in applausi dal sapore di ripartenza, anche perchè Iervolino e le sue finanze continuano a costituire paradossalmente una delle potenziali certezze per i granata, molto più di tanti avventurieri, fondi o personaggi a caccia di pubblicità che hanno teoricamente trattato l'acquisto della società proponendo pagamenti a condizioni inaccettabili.

Venendo all'attualità, il comunicato stampa emesso dalla Salernitana qualche giorno fa è - in linea con quanto accade da qualche tempo - un fare chiarezza "puntando il dito". Non aiuta fare sempre una sorta di lezione morale a una delle tifoserie più civili e appassionate d'Italia, nè daspare giornalisti solo perchè amano la Salernitana e si permettono di entrare in tribuna con un vessillo di colore granata nè ricordiamo una società professionistica di serie B che emette una lunga nota per criticare una pagina facebook che cerca di alimentare entusiasmo per mera passione e senza scopi di lucro.

Aperta e chiusa questa parentesi, era comunque doveroso smentire voci incontrollate e non veritiere che parlavano di incontri imminenti e di passi in avanti decisivi per la cessione della società. Non vorremmo rivivere i tempi in cui qualche personaggio ha deciso di prendere in giro qualche sprovveduto sul web inventando telenovele di ogni genere, tra crocette, annunci, bandiere sventolanti, atti notarili mai stipulati e annunci in pompa magna salvo poi sparire di scena sena però vergognarsi abbastanza.

La notizia rilanciata dalla redazione di TuttoSalernitana due settimane fa, però, oggi trova riscontro totale. In tempi recenti è stata respinta al mittente la richiesta di due diligence da parte di un imprenditore campano da subito ritenuto poco credibile da parte degli avvocati che tutelano gli interessi di Iervolino.

Che, dunque, ha interrotto qualunque tipo di interlocuzione forte dell'autosostenibilità garantita per i prossimi due anni (da Petrachi e...dalla Lazio) e della consapevolezza che, tornando in A, si potrebbe ricavare una cifra ben superiore ai 10-12 milioni incassabili già oggi e che in tanti pagherebbero a rate. Sullo sfondo c'era anche un imprenditore romano con interessi professionali al Nord Italia che, però, non avrebbe mai formulato una proposta vincolante rimandando tutto alla fine del campionato. Inutile dire sia stato messo alla porta senza troppi rimpianti.

Ad ora, dunque, è plausibile che Iervolino resti proprietario gestendo tutto a distanza senza apparizioni pubbliche dettando regole e tempi nelle varie riunioni romane. E mentre Busso prova a far tornare l'entusiasmo al patron prospettando anche investimenti per un centro sportivo, Milan conferma che dinanzi ad un interlocutore serio si riaprirebbe ogni discorso per la cessione. In quel caso che fine farebbe il progetto triennale?

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 ottobre 2024 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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