Salernitana ad alta tensione. E sembra quasi di rivivere quello che è accaduto l'anno scorso e che ha comportato una mortificante retrocessione. Dopo un avvio di stagione in piena armonia, e che aveva permesso di mettere sotto al tappeto tanta polvere ereditata da un'estate che sarebbe eufemistico definire tribolata, ecco che col passare delle settimane stanno emergendo tensioni interne che certo non aiutano la Bersagliera e che si ripercuotono inevitabilmente su uno spogliatoio a quanto filtra meno compatto rispetto a qualche tempo fa.

Ma andiamo con ordine. C'è anzitutto la questione societaria a tenere banco, con Milan che ha preso in mano la situazione con senso di responsabilità e che, a quanto pare, è stanco di esporsi in prima persona e di metterci la faccia in una situazione ad ora caotica e che vedrebbe Iervolino indeciso sul da farsi.

E' stato proprio l'amministratore delegato a far suonare il campanello d'allarme e a chiedere un lungo confronto al patron già alla fine della gara con la Juve Stabia. Budget importante per il mercato e l'ingresso di un nuovo socio per investire capitali freschi, in estrema sintesi, il "consiglio" di Milan che, non a caso, era stato artefice della trattativa Del Vecchio nata a Roma e sviluppatasi a Milano prima di un dietrofront dettato da tanti motivi. 

Tra questi anche l'intromissione esterna di alcuni personaggi che gravitano attorno a Iervolino e che avrebbero spinto per altre soluzioni, forse consapevoli che un ribaltone societario li avrebbe definitivamente allontanati dal mondo Salernitana. Senza dimenticare una fuga di notizie che ha fatto arrabbiare tutte le parti in causa, pronte a interrogarsi su chi e per quale scopo abbia fatto veicolare una notizia top secret.

Quella di Giovanni Lombardi è, ad ora, candidatura forte e forse non è un caso che la sua presenza a Frosinone sia coincisa con l'assenza di Milan. Uno che, al di là di ogni rispettabile opinione, è stato costantemente al fianco della squadra. E uno che, se la proprietà prendesse decisioni troppo contrastanti col suo pensiero, forse potrebbe fare qualche valutazione. Per ora Iervolino dovrebbe andare avanti da solo, ma non si capisce perchè non dica pubblicamente che la Salernitana non è in vendita e che farà di tutto per salvare la categoria. Un silenzio assordante.

A questa indecisione societaria si sovrappone una scarsa unità d'intenti dal punto di vista tecnico. Parte del club propendeva per l'esonero del direttore sportivo e dell'allenatore dopo il ko di Frosinone, c'è poi chi ha piena fiducia in Colantuono e ha pronto il rinnovo contrattuale fino a giugno del 2026 e chi ancora sta proponendo dirigenti o tecnici senza avere incarichi ufficiali all'interno della Salernitana. Una Babele granata, insomma. Con Catanzaro che potrebbe essere crocevia fondamentale per tanti, senza escludere scenari a sorpresa o operazioni verità dopo il triplice fischio.

In tutto questo, come detto, ci sarebbe anche meno armonia all'interno dello spogliatoio. Non una spaccatura ai livelli dell'anno scorso, intendiamoci, ma certamente meno entusiasmo. A breve, per tutta una serie di motivi, sarà stilato dal club un regolamento interno particolarmente rigido su indicazione di Colantuono. 

Una persona seria che ha sempre anteposto a tutto disciplina e meritocrazia lavando i panni sporchi in famiglia senza mai far trasparire nulla all'esterno: chi sbaglia non sarà preso in considerazione, tolleranza zero rispetto a comportamenti e atteggiamenti non in linea con i diktat di proprietà e dirigenza. E non sorprenderebbe se già da Catanzaro qualche "intoccabile" dovesse accomodarsi in panchina. 

In conclusione: Iervolino è indeciso sul da farsi, il direttore sportivo avrebbe avuto mandato di sondare il terreno per un altro allenatore ma è a sua volta in discussione ed è stato bloccato per ora sul mercato, Colantuono gode della fiducia di buona parte della società, ma si cercherà di capire se ha fatto breccia nel cuore dello spogliatoio e se si vorrà proseguire con lui anche nel girone di ritorno. Con Milan che segue una direzione precisa e altri che pare diano consigli differenti a chi sarà poi deputato a fare le scelte. E intanto gennaio di avvicina.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 28 dicembre 2024 alle 01:31
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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