Anche in questo fine settimana l'Arechi ha offerto un bel colpo d'occhio. Anche grazie alla massiccia partecipazione dei supporters giallorossi (arrivati in 2000 unità, ok l'ordine pubblico) si è toccata quota 15mila per la terza gara consecutiva, senza dimenticare i 12500 dell'esordio col Cittadella, i 7000 in coppa con lo Spezia e la media di 1300 persone in campo esterno con annessi sold out a Bolzano e Mantova. Città non propriamente dietro l'angolo.

Lo zoccolo duro, dunque, è lo stesso della massima serie ed è una componente fondamentale della quale la proprietà non può non tener conto in ottica programmazione. Il presidente Busso ha pubblicamente elogiato l'operato del direttore sportivo, l'amministratore delegato Maurizio Milan ha parlato di "grandi sacrifici economici fatti da Iervolino" ma la realtà dice che, tra cessioni, riscatti, botteghino e paracadute, la Salernitana ha introitato oltre 50 milioni di euro abbassando del 70% il monte ingaggi per poi spendere meno di 2 milioni sul mercato in entrata.

La proprietà resta in vendita, ma in assenza di un passaggio di consegne c'è il rischio che anche a gennaio ci sia il diktat di cedere prima di acquistare. E il credito dato dalla gente non sarà eterno, già contro lo Spezia si faticherà a mantenere la stessa media spettatori se anche a Palermo dovesse malauguratamente andare male.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 04 ottobre 2024 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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