La nostra redazione non è stata tenerissima nei confronti di Roberto Breda, allenatore che purtroppo ad oggi non ha dato la scossa che ci si aspettava in termini di gioco e di risultati. Allo stesso modo, però, doveroso mettere fortemente in discussione anche l'operato di un direttore sportivo ufficializzato esattamente due mesi fa e che, per il momento, non ha ricambiato la fiducia da parte della società.

Sin troppo evidente che la Salernitana non sia uscita rinforzata dal mercato di gennaio. Dobbiamo sempre ricordare che i granata partivano ultimi, con un gruppo in grossa difficoltà e in caduta libera dopo le sconfitte contro Juve Stabia, Frosinone e Catanzaro, gare giocate malissimo e che rischiano di pesare anche in prospettiva futura. E allora bisognava, più delle altre, mettere mano al portafoglio e prendere 4-5 calciatori funzionali, potenzialmente titolari, che colmassero lacune che invece ci trascineremo fino al termine del campionato e con i rischi che ormai ben conosciamo.

Ok il passaggio da Sepe a Christensen (ad oggi però decisivo solo con la Cremonese), ma in difesa manca un centrale rapido e che sappia anche impostare l'azione. Non esisteva solo Venturi sul mercato e certo non sono migliorate le cose nè con Lochoshvili, nè con Guasone. Zero presenze e spettatore non pagante in panchina, eppure costantemente convocato rispetto ad altri giocatori che forse sarebbero più utili alla causa. 

E poi il centrocampo. Già con Soriano, Tello, Hrustic e Maggiore la Salernitana aveva una lentezza disarmante, figuriamoci poi se a costoro aggiungiamo Caligara e Girelli che non sono fulmini di guerra e che non avevano mai giocato nel girone d'andata rispettivamente con Sassuolo e Sampdoria. Zuccon, riserva nella Juve Stabia, appare il "meno peggio", ma non bastava per alzare il livello del reparto forse più carente in assoluto. Se poi hanno perso due settimane su Saric che, visto ieri, sembra a livello dei nostri allora c'è poco da stare allegri. Intanto c'è chi è già virtualmente in A e ha preso Mazzitelli, l'anno scorso il top player del Frosinone al pari di Soulè.

E arriviamo all'attacco. Cerri è un discreto giocatore di categoria, ma non un bomber. Raimondo non è mai stato preso in considerazione dal Venezia e  Terni è comunque retrocesso fallendo gli appuntamenti decisivi. Se si decide di tenere fuori dal progetto Simy (che non appare inferiore ai colleghi), Braaf e Wlodarczyk, allora sarebbe obbligatorio prendere un altro giocatore in quel reparto. Una cosa talmente elementare da non capire come sia possibile aver agito in direzione contraria. Ancor di più dopo gli addii di Kallon e Torregrossa che dovevano necessariamente essere rimpiazzati.

Insomma, allo stato attuale Valentini non ha fatto meglio di Petrachi pur avendo la società al suo fianco e, a quanto dicono, carta bianca anche in termini economici. Come detto da qui non si scappa: o non è vero che avesse budget a disposizione o non è stato bravo a sfruttarlo fino in fondo. E c'è chi assicura che Breda, che non farà mai polemiche pubblicamente, aspettasse almeno un altro rinforzo per reparto. Nelle inteviste si chiariscano queste cose piuttosto che parlare di gossip, veleni, fake news e medicine da dare a chi malato era prima e malato è anche ora.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 02 marzo 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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