Il progetto della Salernitana, ripartita da zero con Martusciello e Petrachi e con un presidente comunque dimissionario sostituto da Roberto Busso, resta triennale ma ormai è chiaro che si proverà a tornare in Serie A sin da subito. I calciatori sono ambiziosi e lo fanno capire nelle dichiarazioni di presentazione rilasciate al loro arrivo a Salerno.

Lo ha ribadito anche Sepe, il capitano del nuovo corso, una piazza come quella granata non può non ambire alla promozione, pur con tutte le problematiche in cui hanno dovuto lavorare sin da subito il nuovo allenatore e il nuovo ds, con la proprietà che ha puntato innanzitutto a contenere i costi. Serve ovviamente equilibrio però perchè sulla carta ci sono squadre più attrezzate, almeno quattro (Sampdoria, Palermo, Cremonese e Sassuolo su tutte), e in massima serie ce ne vanno solo tre.

La lotteria dei playoff però può cambiare le carte in tavola per esempio, anche se di solito vincono sempre quelle che si posizionano tra il terzo e quarto posto. La Salernitana comunque cresce, sia dal punto di vista tattico che della condizione atletica ed ha dimostrato di potersela giocare con tutte. Le insidie però sono dietro l'angolo e il campionato cadetto insegna che basta poco per passare dalle stelle alle stalle. In attesa del mese di gennaio e del mercato di riparazione in cui probabilmente la società scoprirà le carte.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 13 ottobre 2024 alle 14:00
Autore: Lorenzo Portanova
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