Nel grigiore di un San Nicola semivuoto, la Salernitana ha offerto l'ennesima dimostrazione di come non si debba giocare a calcio se si punta alla salvezza. Lo scialbo 0-0 contro un Bari tutt'altro che irresistibile è il risultato di una strategia pavida e senza mordente, figlia di un allenatore che sembra aver smarrito la bussola del coraggio.

Fin dai primi minuti, era evidente che la parola d'ordine fosse "prudenza". Una prudenza talmente esasperata da trasformarsi in paura paralizzante. La squadra, schierata con un 3-5-2 che in realtà sembrava più un 5-4-1 mascherato, ha rinunciato a qualsiasi velleità offensiva, lasciando il povero Cerri a vagare lontano dall'area avversaria, come un naufrago in cerca di terra. Ma come si può pensare di segnare se l'unico attaccante in campo viene relegato al ruolo di comparsa?

E qui entra in scena mister Breda, il timoniere di questa nave alla deriva. Dopo i proclami della vigilia, in cui aveva promesso una squadra aggressiva e determinata, ci aspettavamo una Salernitana arrembante, pronta a lottare con il coltello tra i denti. Invece, abbiamo assistito a una prestazione degna di una squadra di scapoli contro ammogliati. Il Bari, nel secondo tempo, era alle corde, visibilmente in affanno e pronto a capitolare. Ma il nostro "condottiero" ha preferito mantenere lo status quo, forse temendo chissà quale contrattacco fantasma.

E Raimondo? Il giovane talento, scelto dallo stesso Breda, continua a scaldare la panchina come se fosse il suo destino ineluttabile. Possibile che non possa giocare neppure un quarto d'ora a partita? Forse un suo ingresso avrebbe potuto dare quella scossa necessaria a svegliare una squadra in letargo. Ma il coraggio, si sa, o ce l'hai o non te lo puoi dare.

Con questo atteggiamento tremebondo, la Salernitana ha poche possibilità di salvezza. La Serie B non è un campionato per cuori deboli, e continuando su questa strada, il destino sembra già scritto. È ora che Breda e i suoi uomini si guardino allo specchio e decidano se vogliono essere protagonisti o semplici comparse di una retrocessione annunciata con largo preavviso.

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 15 marzo 2025 alle 22:20
Autore: Giovanni Santaniello
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