Il suo arrivo era stato accolto molto favorevolmente dai tifosi di fede granata, al punto che in tanti erano convinti che la Salernitana avesse formato a gennaio una coppia d'attacco da fare invidia anche a tante big della categoria. Mentre Cerri, però, qualcosa di buono ha fatto pur con una rapida involuzione, Raimondo non ha mai pienamente convinto e ha preso 5 in pagella in tutte le partite disputate. Anche con la Cremonese, prima del gol a porta vuota, era stato beccato da parte del pubblico perchè vedevamo un calciatore spaesato, in difficoltà, simile a Cerri nei movimenti e alquanto impacciato.

SI sperava, tuttavia, che quella rete decisiva ai fini del risultato potesse averlo sbloccato soprattutto dal punto di vista psicologico, con quella bellissima corsa sotto la curva Sud che a qualcuno ha ricordato la famosa esultanza di Tardelli dopo il gol alla Germania nella finale dei mondiali del 1982. E invece tanti errori con la Carrarese, un brutto impatto a Pisa, un errore sotto porta incredibile con il Frosinone e tre panchine consecutive. E se a bocciarlo è l'allenatore che forse lo conosce più di tutti, allora è inevitabile fare una riflessione.

Tuttavia le responsabilità vanno equamente suddivise con il direttore sportivo Marco Valentini. Senza voler discutere le qualità del giocatore (autore di una discreta annata in B con la Ternana), ma si possono affidare le chiavi dell'attacco, a Salerno e con una squadra che ha l'obbligo di vincere per salvarsi, a un elemento così giovane, già reduce da una retrocessione, che era di fatto fuori squadra a Venezia e che non vedeva il campo dallo spareggio playout a giugno scorso?

E se proprio si vuol dare fiducia a Raimondo, non era più logico prendere un altro attaccante titolare che gli permettesse di crescere e lavorare senza pressione sulle spalle, ancor di più perchè le origini salernitane aumentano il peso delle responsabilità? Insomma, Valentini ha clamorosamente sbagliato nella scelta di limitarsi, in avanti, a uno che bomber non è mai stato e a un altro che non ha il carisma per fare la differenza in un fase così delicata. Per per evitare la C ci sarà bisogno anche di lui. E col Palermo quasi certamente troverà spazio.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 17 marzo 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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