L'ex difensore di Salernitana e Juve Stabia Luigi Pezzella è intervenuto a 'TuttoSalernitana', trasmissione in onda su Seitv: "È un derby molto sentito dalle due tifoserie. sarà un bella partita da giocare. La Juve Stabia ci arriva con un entusiasmo diverso rispetto alla Salernitana, soprattutto perchè è una neopromossa. A Salerno hanno subito un po' lo scotto della retrocessione e non ha avuto una partenza importante. La classifica dice che la Juve Stabia è nei playoff e la Salernitana nei bassifondi. Normale che la Juve Stabia stia viaggiando a mille, dopo una vittoria importante lo scorso anno. Lo staff tecnico ha costruito qualcosa di straordinario, hanno vinto un campionato e non erano i più forti. La Salernitana porta ancora un po' di ruggine dallo scorso anno, i gialloblu ci arrivano meglio al derby".

La Salernitana sulla carta ha qualcosa in più?
"Ha costruito una squadra importante ma quando vieni dalla retrocessione e non parti bene ritornano gli scheletri. Giocare a Salerno non è come giocare a Sassuolo. Se non ti ritrovi subito nelle prime posizioni è normale poi che iniziano le contestazioni e non si lavora in modo sereno. Poi è cambiato l'allenatore e il modo di giocare. Per la Salernitana è un banco di prova, se riesce a vincere si mettono da parte alcuni lati negativi e si può riaccendere la fiammella, la classifica infatti è ancora molto corta. È una partita molto importante per la Salernitana. Vincerla metterebbe dentro tanta autostima".

Vista la situazione societaria un giocatore ci pensa prima di accettare?
"Ora sembra tutto in alto mare, i risultati sono la conseguenza di tanti fattori. I giocatori respirano ciò che c'è nella società. È una situazione particolare. Per vincere devono crearsi tutti i presupposti ma la base è la società, tutti devono fare il loro lavoro. Se ci sono tante problematiche puoi prendere tutti i giocatori del mondo, non vincerai mai. Il calciatore guarda la piazza e Salerno è ambita ma è chiaro che un giocatore importante vede anche le dinamiche societarie, che al momento non sono chiare. Potrebbero quindi anche non accettare di venire".

A Salerno non ha avuto continuità perchè non c'era un rapporto sereno con l'allenatore?
"È stato il primo anno in cui non ho trovato tanto spazio. Venivo da sei campionati vinti di fila e non ero l'ultimo arrivato ma c'erano tanti giocatori importanti. È vero che non ho mai legato con l'allenatore, ho avuto però un grande impatto con lo spogliatoio, era uno spogliatoio bello da vivere. Ho trovato il mio spazio ma sono arrivato come terzino sinistro, il mister mi vedeva in un ruolo diverso, cioè più avanti ma non era proprio il mio ruolo. Io però avevo l'obiettivo di portare Salerno dove meritava. Ho fatto 15-16 partite ma ne potevo fare anche di più poi ho anche avuto un infortunio. Non ho però mai legato con Menichini e non posso dire di aver stima per l'uomo e l'allenatore".

A Matera l'episodio di Mendicino.
"Il Matera fu poco professionale e ha avuto poco rispetto. Noi eravamo molto scossi, avevamo chiesto di rinviare la partita e il Matera non ha accettato. Dopo cinque minuti dalla ripresa del match ha segnato Colombo. Fu l'esempio el tipo di gruppo che si era creato, che era molto forte e che ha fatto la differenza soprattutto nelle partite cruciali. C'erano tanti giocatori esperti, il più giovane era Tuia".

Quale fu la partita decisiva per la promozione?
"La partita che ci ha dato la spinta è il derby vinto in casa col Benevento. Una partita e un'atmosfera bellissima con un pubblico straordinario. Lì abbiamo capito che potevamo vincere il campionato".

Si parlava anche di partite truccate.
"Abbiamo vinto tante gare giocate male e questo succede se hai un grande gruppo. L'obiettivo principale per tutti era vincere il campionato. A gennaio potevo anche andare via, ho preferito fare 20 partite e vincere il campionato piuttosto che farne 34 da qualche altra parte".

Il presente e futuro di Pezzella e un pronostico per il derby?
"Ho iniziato ad allenare con la primavera della Casertana poi ho fatto alcune esperienze in D. Ora sono fermo ma mi informo molto e seguo tutte le squadre, cerco di aggiornarmi perchè poi ho passione. Sul derby, io sono legato a tutte e due le piazze. A Castellammare sono forse un po' più legato perchè ci sono stato di più, penso che la Salernitana deve cercare di vincere la partita per creare una piccola speranza di risalire la china. Affronta però una squadra ben allenata, sarà una bella partita e finirà con molti gol".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 13 dicembre 2024 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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