Alla faccia di chi pensava fosse scarso, invocando l'arrivo di calciatori forti ma che - tanto per fare un esempio - alla Sampdoria ha fatto gli stessi gol di Simy. Aveva ragione Lotito: c’è chi parla di calcio e chi di pallone. Mettere in discussione l’arrivo di Alberto Cerri, veterano della categoria che con Breda superò ampiamente la doppia cifra quanto a gol e assist, significava davvero essere in cattiva fede o aver visto altri campionati.

Una squadra ultima in classifica, con uno stadio mezzo vuoto e un presidente dimissionario poteva permettersi qualcosa di diverso? A dicembre fu proposto all’ex ds da Colantuono e la trattativa era difficile in virtù di una folta concorrenza. Poi sono intervenuti Breda e Valentini e le cose sono cambiate. E così la tifoseria si gode quel centravanti che mancava come il pane, con una serie B che non aspetta e che certi non si poteva fare soltanto con Wlodarczyk e Torregrossa rimpiangendo un Joao Pedro in fase calante da anni e che certo non avrebbe risolto i problemi.

Cerri, ora fermo per un problema al ginocchio che potrebbe fargli saltare la trasferta di Pisa, si è presentato alla grande: gol di rapina con il Sassuolo, doppietta con la Reggiana. Bellissima la rete di testa, cuore e palle (consentiteci il termine) quando si è assunto la responsabilità di calciare dal dischetto il rigore che può decidere una stagione.

Strappando il pallone dalle mani di  Verde e prendendosi sulle spalle le preghiere dei 13mila dell’Arechi. Vicino alla Salernitana già nell’estate del 2021 - quella del trust e del generale Marchetti - Cerri ha sposato la causa con entusiasmo e crede addirittura nella possibilità di rimontare in classifica fino ad avvicinarsi alla zona playoff. Utopia, fantacalcio? Sì. Ma che leader!

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 22 gennaio 2025 alle 09:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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