Alla chiamata alle armi ha risposto anche lui. Dopo 10 mesi d’assenza, dopo un anno senza confronti con la stampa locale e quella tifoseria che lo ha accolto trionfalmente, convinta si stesse entrando in una nuova epoca del calcio salernitano. E la Sud, ammutolendo chi fischiava senza senso dagli altri settori, ha dato segnale di maturità. Ancora una volta. Nessun coro contro nè striscione, quanto un eloquente “meritiamo di più” che sa di riapertura verso chi avrebbe mezzi economici tali da stracciare la B anche partendo da questa posizione di classifica.

Nel momento in cui, con coscienza, la società ha deciso di abbassare il prezzo dei biglietti invocando l’aiuto dei tifosi, non poteva mancare il proprietario. Un atto di responsabilità, un gesto forse anche dovuto che senza dubbio avrà giovato alla squadra e a tutti coloro che lavorano per la Salernitana e che vorrebbero capire quale sarà il futuro.

Certo, aver rifiutato alcune proposte concrete e l’affiancamento in veste di socio di minoranza di Soglia costituiva già un segnale e pare che Breda sia riuscito a toccare le corde giuste in una serie di colloqui individuali utili a tastare con mano l’umore di chi, al netto di mille sbagli, ha pagato - in tutti i sensi - anche gli errori clamorosi di ex tesserati nel corso di questi anni.

Dopo la sconfitta di Catanzaro è stato Iervolino, come non accadeva da tempo, a prendere di petto la situazione decidendo per l’esonero immediato di Petrachi, per Breda e Valentini al timone e per un Colantuono ancora all’interno dell’organigramma non appena matureranno i tempi. Con il “tutti sotto esame” valido per ogni figura professionale. E ora un investimento concreto per i tre big che mancano per salvarsi.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 22 gennaio 2025 alle 11:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print