Le note stonate iniziano con la difficoltà a trovare la via del gol da parte degli attaccanti. A parte Simy e Braaf, gli altri componenti del pacchetto avanzato della Salernitana non sono sembrati ancora brillanti negli ultimi sedici metri avversari. Wlodarczyk, nonostante la fiducia di Martusciello, ha confezionato solo un assist ed ha fallito una clamorosa occasione da gol a Reggio Emilia.

Torregrossa si è fatto notare più per le proteste e per gli errori sotto porta che per la sua fama di attaccante navigato e spettacolare. Kallon è stato fermato dalla maxi squalifica, mentre Dalmonte da un paio di infortuni muscolari. Discorso a parte per Valencia che, nonostante il gol importantissimo e molto bello messo a segno contro la Sampdoria e le prime quattro gare da titolare, è uscito dai radar a causa della sua situazione contrattuale. Un peccato. Un altro punto negativo è rappresentato dagli infortuni che hanno falcidiato soprattutto il centrocampo.

Tongya e Reine-Adelaide sono stati costretti a fermarsi già due volte, mentre, a fasi alterne, Soriano e Maggiore, tutti sempre per noie di carattere muscolare. La società, in tempi non sospetti, aveva promesso un centro all’avanguardia per prevenire e curare gli infortuni ma, ad oggi, nulla è stato fatto e la situazione è rimasta la stessa degli ultimi anni.

I tanti infortuni forniscono l’assist per parlare della terza nota stonata granata, ovvero quella della mancanza di alternative nella zona nevralgica del campo. Amatucci è stato costretto ad un super impiego e non ha un alter ego in rosa. Lo stesso Tello è stato subito catapultato in campo senza avere avuto la possibilità di comprendere al meglio gli schemi di Martusciello ed andando incontro a brutte figure.

Tongya ha dovuto più volte tappare falle, finendo per giocare quasi sempre da mezzala e incappando, nel match con il Pisa, nel secondo infortunio muscolare stagionale. Un altro under, o magari anche uno tra Mamadou Coulibaly o Legowski, avrebbe fatto comodo… Chiusura dedicata al vero, grosso e probabilmente più complesso problema di questa Salernitana, la situazione societaria. Danilo Iervolino, proprietario e non più presidente, continua (a detta di Petrachi) a dirigere la Salernitana ma anche a trattarne la cessione.

Un modus operandi che preoccupa la tifoseria, inebriata dal gioco ancora in stato embrionale di questa squadra ma che al momento non può sognare in grande visti gli scenari futuri poco rassicuranti. Cessione o rilancio? Probabilmente Iervolino non ha ancora deciso. Magari questa Salernitana bella ma ancora in fase di crescita, contribuirà a fargli prendere una decisione definitiva. In un senso o nell’altro.

Sezione: News / Data: Ven 11 ottobre 2024 alle 20:30 / Fonte: cronache
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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