Giovanni Botteghi nell'estate del 1979 arrivò a Salerno dalla Cavese: all'epoca i trasferimenti tra squadre rivali e geograficamente vicine erano all'ordine del giorno. Anzi Botteghi, la bionda mezz'ala pisana che tutti definivano Netzer dei poveri, veniva da una squadra "vicinaria" oltre che vicina: a Cava aveva imparato tanti da Corrado Viciani, il profeta del gioco corto. A Salerno, invece, trovò il nostalgico del gioco lunghissimo, quel Franco Viviani già in disuso. La Salernitana non riuscì a tenere fede ai pronostici che la davano favoritissima per la vittoria in quella C1 da poco nata. Non fu solo colpa di Viviani: zero società e zero soldi, al termine della stagione Botteghi e gli altri firmarono una messa in mora collettiva. Smessi i panni da mezz'ala di talento, Botteghi è stato diesse del Pisa per poi lavorare nella Juve di Moggi come osservatore di punta. Ma se gli chiedete di Salerno, il volto si illumina a distanza di tantissimi anni e di qualche mano-piede da lui direttamente data, ad esempio con la famosa partita contro l'Arezzo vissuta l'anno dopo sull'altra sponda...

Sezione: News / Data: Mar 24 luglio 2018 alle 20:30
Autore: Antonio Grimaldi
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