Concreto, realista ed essenziale. Come la Salernitana che ha allestito. "La proprietà - dice Petrachi - mi aveva chiesto di rientrare di almeno 30 milioni, di fare una squadra giovane, sostenibile, di mettere il club in sicurezza. Non credo che attingeremo a qualche svincolato. Il mio obiettivo era quello di portare gente motivata: prima gli uomini, poi i calciatori. Partire dai giovani ci ha consentito di abbassare i costi, poi sono arrivati giocatori esperti, come Soriano, con operazioni furbe ma rischiose. Torregrossa? Lo ringrazio, ha voluto fortemente la Salernitana. C’erano club che gli davano più soldi".

Petrachi resta prudente, ma spera. "L'obiettivo? Un torneo da mina vagante. Oggi - precisa - mettere la Salernitana tra le candidate alla A diretta non è corretto né giusto. Gli attestati di stima della gente mi hanno gratificato molto. Non ho grandi rimpianti. Mi fa piacere che nell’ultimo periodo il presidente Iervolino abbia iniziato a fidarsi, all’inizio ci sono state visioni diverse, lui era un po’ scottato dalle esperienze precedenti.

Faccio l’esempio di Daniliuc. Gli ho detto: non tengo un giocatore scontento e lui si è fidato. Alla fine credo che sia contento. Continuare ad avere Iervolino al timone del club con entusiasmo sarebbe manna dal cielo. Nell’ultimo periodo l'ho sentito più motivato".

Sezione: Rassegna stampa / Data: Mer 04 settembre 2024 alle 10:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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