La classifica è quella che è, non permette ai calciatori di giocare tranquilli e di conseguenza il pallone scotta più del dovuto. È anche il motivo per cui i granata mostrano sempre un po' di paura nello scoprirsi e di giocare più spensierati. Breda lo ha anche rimarcato in conferenza stampa dopo il match contro il Bari, "non dimentichiamoci che siamo penultimi". È ovvio poi che pure le incertezze societarie della corsa estate e della prima parte di stagione non abbiano aiutato, con la squadra che si è ritrovata quindi nei bassifondi della classifica, da cui poi è sempre difficile risalire.

È inutile però adesso stare a rimuginare sul passato, serve guardare al presente e al futuro con rinnovato ottimismo, la classifica resta deficitaria ma tutto è ancora recuperabile, ci sono infatti tante squadre in pochi punti, tutte agganciate tra di loro, compresa la Salernitana. La salvezza è ancora fattibile, serve però dare continuità di prestazioni e risultati e per farlo occorre provare ad allontanare quelle paure fisiologiche derivate dalla posizione in classifica.

Serve giocare con la testa sgombra senza pensare appunto al penultimo posto. Bisogna puntare quindi sull'esperienza dei giocatori più rappresentativi come Ferrari, Soriano e Verde e sulla incoscienza che può arrivare da quelli più giovani, sperando poi che l'attacco possa sbloccarsi per non dover dipendere dalle giocate dei singoli. 

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 22 marzo 2025 alle 16:00
Autore: Lorenzo Portanova
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