Partito alla grande con tre gol nelle prime due partite poi si è di fatto bloccato, Alberto Cerri non segna da metà gennaio, oltre due mesi in cui ha anche fallito due calci di rigore, uno ininfluente (con la Cremonese) ma l'altro decisivo (con il Cesena). Il centravanti emiliano lotta, fa reparto da solo e si trova spesso a combattere da solo contro l'intera difesa avversaria, caricandosi quindi di fatto il peso dell'attacco sulle sue spalle.

Non è mai stato un goleador (solo a Perugia con Breda arrivò a 16 gol) ma soprattutto un uomo squadra, capace di aiutare e far respirare i compagni, giocando di sponda, guadagnandosi falli e facendo salire la squadra. Arrivato a gennaio da Como, ha giocato inizialmente in coppia con Raimondo, poi con Verde nelle ultime settimane.

Con il fantasista campano che rientra spesso fin sulla linea di metà campo, Cerri si ritrova ancora più isolato in attacco, palloni giocabili ne arrivano pochi e la Salernitana fa ancora un po' fatica a riempire l'area di rigore con più giocatori. Consuma quindi molte energie per la mole di lavoro oscuro che fa per i compagni e questo gli fa perdere anche brillantezza e lucidità sotto porta. I granata ora si aspettano uno squillo da parte del calciatore classe 1996, che va però messo nelle condizioni di poter incidere, facendogli arrivare più palloni giocabili e accompagnandolo in fase offensiva con calciatori più vicini. 

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 23 marzo 2025 alle 13:00
Autore: Lorenzo Portanova
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